ࡱ> :bjbjWW>z55#).C$ggg{{{8|/{$y111   xxxxxxx$|~zxg   xgg11x&&& g1g1x& x&&.omr1jG_!|pNxx0$yap8F!FrrFg+sd >J,&v$   xxw#:   $y F         ! :Ministero dellIstruzione, dellUniversit e della RicercaDipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazioneDirezione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzioneLINEE GUIDAPER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE PremessaIn queste Linee Guida si forniscono indicazioni per accompagnare le scuole del primo ciclo ad effettuare la certificazione delle competenze mediante ladozione di una scheda nazionale, allegata alla C.M. n 3, prot. n. 1235 del 13 febbraio 2015.Il documento di certificazione, che la scuola tenuta a rilasciare alla fine della classe quinta di scuola primaria e alla fine della classe terza di scuola secondaria di primo grado, consegnato alla famiglia dellalunno e, in copia, allistituzione scolastica o formativa del ciclo successivo.La certificazione delle competenze, che accompagna il documento di valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli alunni, rappresenta un atto educativo legato ad un processo di lunga durata e aggiunge informazioni utili in senso qualitativo in quanto descrive i risultati del processo formativo, quinquennale e triennale, anche in vista della ulteriore certificazione delle competenze al termine dellobbligo di istruzione del secondo ciclo. Tale operazione, pertanto, piuttosto che come semplice trasposizione degli esiti degli apprendimenti disciplinari, va intesa come valutazione complessiva in ordine alla capacit degli allievi di utilizzare i saperi acquisiti per affrontare compiti e problemi, complessi e nuovi, reali o simulati. Con latto della certificazione si vuole richiamare lattenzione sul nuovo costrutto della competenza, che impone alla scuola di ripensare il proprio modo di procedere, suggerendo di utilizzare gli apprendimenti acquisiti nellambito delle singole discipline allinterno di un pi globale processo di crescita individuale. I singoli contenuti di apprendimento rimangono i mattoni con cui si costruisce la competenza personale. Non ci si pu quindi accontentare di accumulare conoscenze, ma occorre trovare il modo di stabilire relazioni tra esse e con il mondo al fine di elaborare soluzioni ai problemi che la vita reale pone quotidianamente. Progettare lattivit didattica in funzione delle competenze e della loro certificazione richiede una professionalit docente rinnovata e attenta alle domande, anche e soprattutto implicite, che possono venire dagli alunni.Se intesa in questa prospettiva di complessivo rinnovamento didattico, la certificazione delle competenze potr costituire unoccasione importante per realizzare lautonomia delle scuole e valorizzare la creativit e la responsabilit professionale degli insegnanti.La certificazione strumento utile per sostenere e orientare gli alunni nel loro percorso di apprendimento dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado e, successivamente, sino al conseguimento di un titolo di studio o di una qualifica professionale.1. Lo scenario culturale e pedagogicoLa certificazione delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione si lega strettamente alle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellinfanzia e del primo ciclo di istruzione, emanate con DM 16-11-2012, n. 254. Tale certificazione non costituisce un mero adempimento burocratico, ma va colta come occasione per ripensare lintera prassi didattica e valutativa al fine di spostare sempre di pi lattenzione sulla maturazione di competenze efficaci che possano sostenere lalunno nel proseguimento dei suoi studi e nella vita adulta. dunque importante collocare loperazione nel quadro della proposta culturale e pedagogica che emerge dalle Indicazioni stesse, di cui si presuppone una conoscenza approfondita, non solo per le parti disciplinari che interessano di pi ciascun docente, ma anche per la parte generale che contiene il quadro teorico in cui il processo di insegnamento/apprendimento si inserisce.1.1. La logica delle Indicazioni 2012In tale prospettiva si richiama anzitutto ci che le Indicazioni affermano in modo specifico in materia di certificazione delle competenze.La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione sociale, e che saranno oggetto di certificazione. Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, spetta allautonomia didattica delle comunit professionali progettare percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze. Particolare attenzione sar posta a come ciascuno studente mobilita e orchestra le proprie risorse conoscenze, abilit, atteggiamenti, emozioni per affrontare efficacemente le situazioni che la realt quotidianamente propone, in relazione alle proprie potenzialit e attitudini. Solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze possibile la loro certificazione, al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, attraverso i modelli che verranno adottati a livello nazionale. Le certificazioni nel primo ciclo descrivono e attestano la padronanza delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli studenti verso la scuola del secondo ciclo. Dallampia citazione riportata si desume chiaramente che:la maturazione delle competenze costituisce la finalit essenziale di tutto il curricolo;le competenze da certificare sono quelle contenute nel Profilo dello studente; le competenze devono essere promosse, rilevate e valutate in base ai traguardi di sviluppo disciplinari e trasversali riportati nelle Indicazioni; le competenze sono un costrutto complesso che si compone di conoscenze, abilit, atteggiamenti, emozioni, potenzialit e attitudini personali; le competenze devono essere oggetto di osservazione, documentazione e valutazione; solo al termine di tale processo si pu giungere alla certificazione delle competenze, che nel corso del primo ciclo va fatta due volte, al termine della scuola primaria e al termine della scuola secondaria di primo grado.1.2. Cultura, scuola, personaPer assicurare un percorso coerente e condiviso, nel rispetto dellautonomia delle singole istituzioni scolastiche e della libert e responsabilit professionale dei docenti, indispensabile tenere presente lintera proposta teorica delle Indicazioni.Nelle pagine iniziali del testo si trovano alcune considerazioni importanti per contestualizzare lazione educativa della scuola e dei docenti nel quadro dellattuale scenario culturale di complessit e pluralit, che impone di essere consapevoli che oggi lapprendimento scolastico solo una delle tante esperienze di formazione che i bambini e gli adolescenti vivono e per acquisire competenze specifiche spesso non vi bisogno dei contesti scolastici (p. 7). Ciononostante, la scuola continua ad essere investita da una domanda che comprende, insieme, lapprendimento e il saper stare al mondo (p. 7). Di conseguenza, le trasmissioni standardizzate e normative delle conoscenze, che comunicano contenuti invarianti pensati per individui medi non sono pi adeguate (p. 8).In uno scenario cos complesso e variegato la scuola pu trovare un riferimento unitario nella solida formazione della persona che apprende, sicch lo studente posto al centro dellazione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato (p. 9).Acquista cos un ruolo decisivo la prospettiva di un nuovo umanesimo verso il quale lintera umanit, in una dimensione globalizzata, sembra essere avviata. Gli insegnanti sono invitati a superare barriere disciplinari o settoriali e ad aprirsi con curiosit e fiducia alle suggestioni e agli stimoli della cultura contemporanea, imparando essi per primi a lavorare insieme, costituendo una comunit professionale unita dalla finalit educativa della scuola. 1.3. Curricolo e scuola dellautonomiaPar raggiungere tali finalit generali le scuole sono chiamate a elaborare il proprio curricolo esercitando cos una parte decisiva dellautonomia che la Repubblica attribuisce loro (p. 13). Il curricolo diviene perci lo strumento principale di progettazione con cui le scuole possono rispondere alla domanda educativa degli alunni e delle loro famiglie.La caratteristica fondamentale del curricolo la sua progettualit, ossia la capacit di individuare con chiarezza i fini complessi del percorso di apprendimento e cercare di raggiungerli usando flessibilmente come mezzi le discipline, i traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento individuati nelle Indicazioni.Il curricolo di istituto perci espressione della libert dinsegnamento e dellautonomia scolastica e la sua costruzione un processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e linnovazione educativa (p. 17). Esso esplicitato allinterno del Piano dellofferta formativa, come previsto dal DPR n. 275/99, allart. 3, c. 1, ed fortemente condizionato dal contesto umano e sociale in cui la singola scuola si trova ad operare.Il processo di revisione e aggiornamento del Piano dellofferta formativa di ciascuna istituzione scolastica costituisce pertanto unesigenza prioritaria che emerge nella rivisitazione della didattica, della valutazione e, in generale, del curricolo, anche nella sua dimensione diacronica.In tale ottica pertanto opportuno definire e condividere, in verticale, sia i traguardi di competenze irrinunciabili alla fine della scuola primaria e alla fine della scuola secondaria di primo grado, sia i criteri e le modalit di valutazione delle competenze stesse. Il principio di continuit attraversa le scelte delle nuove Indicazioni. Lo evidenziano, da un lato, la sequenzialit e la progressione/gradualit dei traguardi per lo sviluppo delle competenze e degli obiettivi disciplinari alla fine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. Lo richiamano, dallaltro, i riferimenti alla necessaria prosecuzione nel secondo ciclo, che richiede pertanto lavvio e/o il rafforzamento di una reciproca conoscenza, di dialogo e di collaborazione con le istituzioni scolastiche e formative del secondo ciclo, anche in prospettiva di orientamento. Allo stesso principio di continuit educativa tra scuola primaria e scuola secondaria di primo grado conducono le scelte organizzative del sistema nazionale con la generalizzazione degli istituti comprensivi e la conseguente imprescindibile scelta della verticalit nella costruzione del curricolo.1.4. Il Profilo dello studenteElemento qualificante delle vigenti Indicazioni il Profilo dello studente che si articola esplicitamente nelle competenze che lalunno deve aver maturato al termine del primo ciclo di istruzione. Dal momento che il conseguimento delle competenze delineate nel profilo costituisce lobiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano (p. 15), le medesime competenze dovranno essere oggetto della certificazione richiesta al termine della scuola primaria e al termine del primo ciclo. Il riferimento al profilo dunque il modo per rendere tangibile la dichiarata centralit dello studente. Unattenta lettura del Profilo consente di ricondurre facilmente le competenze ivi descritte alle competenze chiave per lapprendimento permanente individuate dalla Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006. Come si vedr pi avanti, infatti possibile trovare una corrispondenza tra ciascun enunciato del Profilo e una o pi delle competenze chiave europee.2. Natura e ruolo delle competenze2.1. La ricerca internazionaleSolo da poco tempo le competenze sono divenute protagoniste dei sistemi formativi e scolastici. Nellimpossibilit di riassumere anche solo parzialmente il dibattito scientifico sullargomento ci si limita qui a richiamare alcune posizioni ufficiali assunte da organismi internazionali al termine di lunghi percorsi di confronto tra esperti.LOrganizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha avviato nel 1997 uno specifico progetto di ricerca per giungere alla Definizione e Selezione delle Competenze (DeSeCo). Al termine di questa ricerca, nel 2003, la competenza stata definita, secondo un approccio funzionale, come la capacit di adempiere alle richieste complesse in un particolare contesto attivando prerequisiti psicosociali (incluse le facolt cognitive e non cognitive). In tale prospettiva possedere una competenza significa non solo avere le risorse che la compongono, ma anche essere capaci di attivare adeguatamente tali risorse e di orchestrarle, al momento giusto, in una situazione complessa.Nellambito del medesimo progetto DeSeCo sono state ulteriormente individuate le cosiddette competenze chiave, consistenti in competenze individuali che contribuiscono a una vita realizzata e al buon funzionamento della societ, elementi essenziali in diversi ambiti della vita e importanti per tutti gli individui. Coerentemente con il concetto ampio di competenze, ogni competenza chiave una combinazione di capacit cognitive, atteggiamenti, motivazione ed emozione e altre componenti sociali correlate.Anche sulla base di queste ricerche, il Parlamento europeo ha affrontato a sua volta largomento ed ha emanato nel 2006 una Raccomandazione in cui le competenze sono definite come una combinazione di conoscenze, abilit e atteggiamenti appropriati al contesto, mentre le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, linclusione sociale e loccupazione. La Raccomandazione individua quindi le otto competenze chiave, che poi sono state citate nelle Indicazioni nazionali.Nel 2008 il medesimo Parlamento europeo ha formulato la successiva Raccomandazione per il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF: European Qualification Framework), in cui la competenza viene definita come comprovata capacit di utilizzare conoscenze, abilit e capacit personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. La definizione stata adottata in genere dalla legislazione italiana.Nella medesima Raccomandazione del 2008 sono anche definite le conoscenze e abilit (v. Glossario), che insieme alle competenze costituiscono i risultati di apprendimento.2.2. Lazione didattica: dalla progettazione alla certificazioneLa competenza si presenta pertanto come un costrutto sintetico, nel quale confluiscono diversi contenuti di apprendimento formale, non formale ed informale insieme a una variet di fattori individuali che attribuiscono alla competenza un carattere squisitamente personale. Spetta agli insegnanti monitorare continuamente il grado di maturazione delle competenze di ciascun alunno per valorizzarle e favorirne lo sviluppo.Spostare lattenzione sulle competenze non significa in alcun modo trascurare il ruolo determinante che tutti i pi tradizionali risultati di apprendimento, oggi identificati principalmente nelle conoscenze e nelle abilit, svolgono in funzione di esse. Non infatti pensabile che si possano formare delle competenze in assenza di un solido bagaglio di contenuti e di saperi disciplinari. La competenza costituisce il livello di uso consapevole e appropriato di tutti gli oggetti di apprendimento, ai quali si applica con effetti elaborativi, metacognitivi e motivazionali.La certificazione delle competenze, oltre a presupporre una corretta e diffusa cultura della valutazione, richiede unazione didattica incisiva e specifica. Ci vuol dire adeguare le tre operazioni che sostanziano linsegnamento: progettazione, attivit didattica in classe, valutazione. La progettazione deve partire dai traguardi per lo sviluppo delle competenze, dichiarati prescrittivi dalle Indicazioni, e dagli obiettivi di apprendimento previsti per ciascuna disciplina. Lazione didattica non pu limitarsi ad una prospettiva limitatamente disciplinare; i contenuti, proprio per abituare gli alunni a risolvere situazioni problematiche complesse e inedite, devono essere caratterizzati da maggiore trasversalit ed essere soggetti ad unazione di ristrutturazione continua da parte dei ragazzi, facendo ricorso anche a modalit di apprendimento cooperativo e laboratoriale, capaci di trasformare la classe in una piccola comunit di apprendimento. Infine, per giungere alla certificazione delle competenze bisogna prima di tutto valutarle. Per valutare le competenze, per, non si possono utilizzare gli strumenti comunemente usati per la rilevazione delle conoscenze: se loggetto da valutare complesso, altrettanto complesso dovr essere il processo di valutazione, che non si pu esaurire in un momento circoscritto e isolato, ma deve prolungarsi nel tempo attraverso una sistematica osservazione degli alunni di fronte alle diverse situazioni che gli si presentano.Ai fini dello sviluppo delle competenze, la modalit pi efficace quella che vede lapprendimento situato e distribuito, collocato cio in un contesto il pi possibile reale e ripartito tra pi elementi e fattori di comunicazione (materiali cartacei, virtuali, compagni, insegnante, contesti esterni e interni alla scuola, ecc.). Si rende, pertanto, necessario ripensare il modo di fare scuola, integrando la didattica dei contenuti e dei saperi riferiti ai nuclei fondanti delle discipline con modalit interattive e costruttive di apprendimento. Fondando il proprio insegnamento su esperienze significative che mettono in gioco contenuti e procedure che consentano di imparare facendo, i docenti rendono lalunno protagonista del processo di acquisizione delle competenze. Una padronanza delle competenze di base richiede la riscoperta dei nuclei fondanti delle discipline e del loro valore formativo, attraverso scelte orientate al potenziamento della motivazione e dellinteresse degli alunni. 2.3. Valutare lapprendimento, il comportamento e le competenzeLa certificazione delle competenze non rappresenta unoperazione terminale autonoma, ma si colloca allinterno dellintero processo di valutazione degli alunni e ne assume le finalit. La valutazione rappresenta una dimensione importante dellinsegnamento perch incide notevolmente sulla formazione della persona, contribuisce a determinare la costruzione dellidentit nei ragazzi, pu far crescere la fiducia in s quale presupposto della realizzazione e della riuscita nella scuola e nella vita. Gestire bene la valutazione fattore di qualit dellinsegnante e della sua stessa azione educativa e didattica. Per fare ci e necessario prima di tutto avere presenti le diverse funzioni da assegnare alla valutazione e perseguirle in equilibrio senza sbilanciamenti verso luna o laltra. Alla tradizionale funzione sommativa che mira ad accertare con strumenti il pi possibile oggettivi il possesso di conoscenze, abilit e competenze concentrandosi sul prodotto finale dellinsegnamento/apprendimento si accompagna la valutazione formativa che intende sostenere e potenziare il processo di apprendimento dellalunno. La valutazione diventa formativa quando si concentra sul processo e raccoglie un ventaglio di informazioni che, offerte allalunno, contribuiscono a sviluppare in lui un processo di autovalutazione e di autoorientamento. Orientare significa guidare lalunno ad esplorare se stesso, a conoscersi nella sua interezza, a riconoscere le proprie capacit ed i propri limiti, a conquistare la propria identit, a migliorarsi continuamente. Affinch questa azione di miglioramento possa essere intrapresa dallalunno diventa indispensabile la funzione proattiva della valutazione, che tale quando mette in moto gli aspetti motivazionali che sorreggono le azioni umane. La valutazione proattiva riconosce ed evidenzia i progressi, anche piccoli, compiuti dallalunno nel suo cammino, gratifica i passi effettuati, cerca di far crescere in lui le emozioni di riuscita che rappresentano il presupposto per le azioni successive. Le informazioni raccolte durante il processo sono utili anche per effettuare una verifica della qualit del lavoro svolto dallinsegnante e per attivare eventuali aggiustamenti del percorso: la valutazione in questo modo diventa formativa anche per linsegnante. Al termine del processo lalunno avr costruito dentro di s una biografia cognitiva che non sempre linsegnante riesce a cogliere e che si esplicita meglio se lo stesso alunno a raccontarla. La narrazione di un percorso di apprendimento da parte dellalunno costituisce unoccasione straordinaria per insegnare agli studenti in modo individualizzato a riflettere sui loro lavori e per sviluppare in loro una struttura cognitiva pi ricca e critica.Insieme a questa imprescindibile funzione formativa evidente che, al termine di una attivit didattica centrata su specifici obiettivi di apprendimento, sar opportuno effettuare prove di valutazione con funzione misurativa e sommativa. Mantenere in equilibrio le diverse funzioni della valutazione, senza trascurarne o enfatizzarne alcuna e senza confondere i diversi oggetti della valutazione (conoscenze o competenze), rappresenta, unitamente al corretto uso degli strumenti valutativi, un elemento di qualit dellintera azione formativa e didattica degli insegnanti, da cui discende la qualit degli apprendimenti. 2.4. I presupposti della certificazioneAi sensi del Regolamento della valutazione (DPR n. 122/09) gli insegnanti sono chiamati a valutare gli apprendimenti, in termini di conoscenze e abilit, il comportamento e a certificare le competenze. Loperazione di certificazione, in quanto per sua natura terminale, presuppone il possesso di una serie di informazioni da cui far discendere lapprezzamento e lattribuzione del livello raggiunto. Si tratta di accertare, come gi detto, se lalunno sappia utilizzare le conoscenze e le abilit acquisite nelle diverse discipline (gli apprendimenti) per risolvere situazioni problematiche complesse e inedite, mostrando un certo grado di autonomia e responsabilit nello svolgimento del compito. Tale capacit non pu prescindere dalla verifica e valutazione dellavvicinamento dellalunno ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, previsti per le singole discipline dalle Indicazioni. Per questi motivi la certificazione delle competenze assume come sue caratteristiche peculiari la complessit e la processualit. Complessit in quanto prende in considerazione i diversi aspetti della valutazione: conoscenze, abilit, traguardi per lo sviluppo delle competenze, atteggiamenti da utilizzare in un contesto problematico e pi articolato rispetto alla semplice ripetizione e riesposizione dei contenuti appresi. Processualit in quanto tale operazione non pu essere confinata nellultimo anno della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, ma deve sostanziarsi delle rilevazioni effettuate in tutti gli anni precedenti che documentino, attraverso strumenti che le singole scuole nella loro autonomia possono costruirsi, il grado di avvicinamento degli alunni ai traguardi fissati per ciascuna disciplina e alle competenze delineate nel Profilo dello studente. Gli esiti delle verifiche e valutazioni effettuate nel corso degli anni confluiscono, legittimandola, nella certificazione delle competenze da effettuare al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. 2.5. Gli strumenti per valutare le competenzeLapprezzamento di una competenza, in uno studente come in un qualsiasi soggetto, non impresa facile. Preliminarmente occorre assumere la consapevolezza che le prove utilizzate per la valutazione degli apprendimenti non sono affatto adatte per la valutazione delle competenze. ormai condiviso a livello teorico che la competenza si possa accertare facendo ricorso a compiti di realt (prove autentiche, prove esperte, ecc.), osservazioni sistematiche e autobiografie cognitive.I compiti di realt si identificano nella richiesta rivolta allo studente di risolvere una situazione problematica, complessa e nuova, quanto pi possibile vicina al mondo reale, utilizzando conoscenze e abilit gi acquisite e trasferendo procedure e condotte cognitive in contesti e ambiti di riferimento moderatamente diversi da quelli resi familiari dalla pratica didattica. Pur non escludendo prove che chiamino in causa una sola disciplina, si ritiene opportuno privilegiare prove per la cui risoluzione lalunno debba richiamare in forma integrata, componendoli autonomamente, pi apprendimenti acquisiti. La risoluzione della situazione-problema (compito di realt) viene a costituire il prodotto finale degli alunni su cui si basa la valutazione dellinsegnante. Tali tipologie di prove non risultano completamente estranee alla pratica valutativa degli insegnanti in quanto venivano in parte gi utilizzate nel passato. da considerare oltretutto che i vari progetti presenti nelle scuole (teatro, coro, ambiente, legalit, intercultura, ecc.) rappresentano significativi percorsi di realt con prove autentiche aventi caratteristiche di complessit e di trasversalit. I progetti svolti dalle scuole entrano dunque a pieno titolo nel ventaglio delle prove autentiche e le prestazioni e i comportamenti (ad es. pi o meno collaborativi) degli alunni al loro interno sono elementi su cui basare la valutazione delle competenze.Compiti di realt e progetti per hanno dei limiti in quanto per il loro tramite noi possiamo cogliere la manifestazione esterna della competenza, ossia la capacit dellallievo di portare a termine il compito assegnato, ma veniamo ad ignorare tutto il processo che compie lalunno per arrivare a dare prova della sua competenza. Per questi motivi, per verificare il possesso di una competenza necessario fare ricorso anche ad osservazioni sistematiche che permettono agli insegnanti di rilevare il processo, ossia le operazioni che compie lalunno per interpretare correttamente il compito, per coordinare conoscenze e abilit gi possedute, per ricercarne altre, qualora necessarie, e per valorizzare risorse esterne (libri, tecnologie, sussidi vari) e interne (impegno, determinazione, collaborazioni dellinsegnante e dei compagni). Gli strumenti attraverso cui effettuare le osservazioni sistematiche possono essere diversi griglie o protocolli strutturati, semistrutturati o non strutturati e partecipati, questionari e interviste ma devono riferirsi ad aspetti specifici che caratterizzano la prestazione (indicatori di competenza) quali:autonomia: capace di reperire da solo strumenti o materiali necessari e di usarli in modo efficace;relazione: interagisce con i compagni, sa esprimere e infondere fiducia, sa creare un clima propositivo;partecipazione: collabora, formula richieste di aiuto, offre il proprio contributo;responsabilit: rispetta i temi assegnati e le fasi previste del lavoro, porta a termine la consegna ricevuta;flessibilit: reagisce a situazioni o esigenze non previste con proposte divergenti, con soluzioni funzionali, con utilizzo originale di materiali, ecc.;consapevolezza: consapevole degli effetti delle sue scelte e delle sue azioni. Le osservazioni sistematiche, in quanto condotte dallinsegnante, non consentono di cogliere interamente altri aspetti che caratterizzano il processo: il senso o il significato attribuito dallalunno al proprio lavoro, le intenzioni che lo hanno guidato nello svolgere lattivit, le emozioni o gli stati affettivi provati. Questo mondo interiore pu essere esplicitato dallalunno mediante la narrazione del percorso cognitivo compiuto. Si tratta di far raccontare allo stesso alunno quali sono stati gli aspetti pi interessanti per lui e perch, quali sono state le difficolt che ha incontrato e in che modo le abbia superate, fargli descrivere la successione delle operazioni compiute evidenziando gli errori pi frequenti e i possibili miglioramenti e, infine, far esprimere lautovalutazione non solo del prodotto, ma anche del processo produttivo adottato. La valutazione attraverso la narrazione assume una funzione riflessiva e metacognitiva nel senso che guida il soggetto ad assumere la consapevolezza di come avviene lapprendimento.Una volta compiute nel corso degli anni le operazioni di valutazione delle competenze con gli strumenti indicati, al termine del percorso di studio si potr procedere alla loro certificazione mediante lapposita scheda. 2.6. Finalit della certificazioneCon riferimento a quanto previsto a conclusione dellobbligo di istruzione ed in continuit tra scuola primaria e scuola secondaria di primo grado, la certificazione pone attenzione non solo alla dimensione educativa, ma anche a quella orientativa della scuola del primo ciclo. Pertanto nella redazione del documento sono assunti quali principi di riferimento:la prospettiva orientativa (cfr. Linee guida in materia di orientamento lungo tutto larco della vita, di cui alla CM n. 43/09, e Linee guida nazionali per lorientamento permanente, di cui alla nota 19/2/2014, prot. 4232), da cui deriva la scelta di certificare le competenze previste dal Profilo che, nellottica della valutazione autentica basata sul criterio dellattendibilit, ovvero su prestazioni reali ed adeguate, considerano implicitamente ed esplicitamente lapprendimento disciplinare, lapprendimento formale, informale, non formale; la prospettiva di continuit, da cui consegue la scelta di mantenere la stessa struttura allinterno del primo ciclo, creando una connessione anche con le prescrizioni in materia di adempimento dellobbligo di istruzione, come previsto dal DM n. 139/07. La certificazione delle competenze a conclusione della scuola primaria e del primo ciclo di istruzione rappresenta dunque: per gli alunni e le loro famiglie un documento leggibile e comparabile per la sua trasparenza;una descrizione degli esiti del percorso formativo;un insieme di elementi espliciti sulla base dei quali gli alunni stessi si possano orientare ed effettuare scelte adeguate;per le istituzioni scolastiche che certificanola descrizione di risultati coerenti con un quadro comune nazionale ed europeo, riferiti ai livelli internazionali ISCED 1 (scuola primaria) e ISCED 2 (scuola secondaria di primo grado) nel rispetto dellautonoma progettazione delle singole scuole; la qualificazione finale del primo ciclo che corrisponde al primo livello EQF;la formulazione di giudizi basati su esiti comprensibili e spendibili anche in altri contesti educativi;una risposta alla domanda di qualit, di trasparenza e di rendicontazione dei risultati di apprendimento e dellofferta formativa;un maggiore riconoscimento sul territorio;per le istituzioni scolastiche che accolgono lalunnoun elemento utile per unefficace azione di accompagnamento dellalunno in ingresso;un elemento per favorire la continuit dellofferta formativa, attraverso la condivisione di criteri/metodologie tra i diversi gradi di scuola. 3. Il documento di certificazione delle competenze 3.1. Struttura del documentoLa scheda di certificazione, proposta a livello sperimentale e in attesa di un modello nazionale definitivo, coerente con il Profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione delineato nelle Indicazioni nazionali, in quanto esplicita, in relazione pi o meno diretta alle discipline del curricolo, la traduzione delle singole competenze chiave fissate dalla Raccomandazione europea del 2006 in esperienza concreta dello studente.La scheda di certificazione, proprio per la sua natura sperimentale, viene sottoposta nellanno scolastico 2014-15 ad una prima applicazione da parte delle scuole. Al termine dellanno scolastico sar possibile raccogliere suggerimenti per giungere ad una stesura definitiva di un modello nazionale che tenga conto delle osservazioni pervenute e che superi eventuali incongruenze o difficolt operative.La scheda di certificazione proposta in due versioni: una per la scuola primaria e una per la secondaria di primo grado. Entrambe fanno riferimento alle competenze previste dal Profilo, ma alcune di esse sono state leggermente semplificate per la scuola primaria al fine di renderle pi adeguate allet degli alunni. In entrambi i casi la scheda articolata in una prima parte (frontespizio), che descrive i dati dellalunno, la classe frequentata e i livelli da attribuire alle singole competenze, e una seconda parte suddivisa in quattro colonne per la descrizione analitica delle competenze: la prima colonna riporta le competenze indicate dal Profilo finale dello studente con lievi modifiche riguardanti laspetto meramente linguistico e con lievi aggregazioni e suddivisioni di alcune di esse. Tali modifiche hanno lo scopo di rendere il testo pi adeguato ad una scheda di certificazione, di evitare sovrapposizioni di competenze riferibili ad una stessa disciplina (es. Lingua inglese) e di rendere pi visibile il riferimento alle discipline coinvolte (es. Arte, Musica, Educazione fisica). La scelta di partire dal Profilo derivata da quanto in merito affermano le Indicazioni nazionali poich esso descrive, in forma essenziale, le competenze riferite alle discipline di insegnamento e al pieno esercizio della cittadinanza che un ragazzo deve mostrare di possedere al termine del primo ciclo di istruzione. Il conseguimento delle competenze delineate nel profilo costituisce lobiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano (p. 15). Le competenze riportate dal Profilo, pur rimanendo identiche, sono state leggermente semplificate e alleggerite nella scheda per la scuola primaria al fine di renderle maggiormente adeguate allet degli alunni e pi comprensibili a loro stessi e ai loro genitori. Uno spazio vuoto (il tredicesimo) consente ai docenti di segnalare eventuali competenze significative che lalunno ha avuto modo di evidenziare, anche in situazioni di apprendimento non formale e informale; la seconda colonna mette in relazione le competenze del Profilo con le competenze chiave europee, assumendo le ragioni indicate ancora una volta dalle Indicazioni nazionali: Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per lapprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dellUnione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006)[]. Queste sono il punto di arrivo odierno di un vasto confronto scientifico e culturale sulle competenze utili per la vita al quale lItalia ha attivamente partecipato (pp. 13-15) e costituiscono lorizzonte di riferimento verso cui tendere, nel rispetto della diversit di obiettivi specifici, di contenuti e di metodi di insegnamento (p. 15) di ogni Paese;la terza colonna indica le discipline che concorrono a sviluppare e a raggiungere le competenze del Profilo. Per ogni competenza viene utilizzata la dicitura Tutte le discipline, con particolare riferimento a, in quanto si vuole rispettare il principio dellintegrazione delle discipline, pi volte richiamato dalle Indicazioni nazionali: Le discipline, cos come noi le conosciamo, sono state storicamente separate luna dallaltra da confini convenzionali che non hanno alcun riscontro con lunitariet tipica dei processi di apprendimento. Ogni persona, a scuola come nella vita, impara infatti attingendo liberamente dalla sua esperienza, dalle conoscenze o dalle discipline, elaborandole con unattivit continua e autonoma. Oggi, inoltre, le stesse fondamenta delle discipline sono caratterizzate da unintrinseca complessit e da vaste aree di connessione che rendono improponibili rigide separazioni (p. 17). Per ogni competenza, dunque, tutte le discipline sono necessariamente coinvolte, ma dovranno essere indicate dai docenti quelle che maggiormente hanno apportato il loro contributo o perch chiamate in causa dalla preponderanza della specificit disciplinare o perch coinvolte maggiormente nella realizzazione di alcuni progetti formativi realizzati. Le discipline, per, non intervengono in modo generico bens con i traguardi di sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni per ciascuna di esse. Non stato possibile, per ragioni di spazio, riportare in tale colonna tutti i traguardi di competenza, ma ad essi i docenti dovranno fare esplicito riferimento in quanto essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare lazione educativa allo sviluppo integrale dellallievo. Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando cos le istituzione scolastiche affinch ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dellunit del sistema nazionale e della qualit del servizio. Le scuole hanno la libert e la responsabilit di organizzarsi e di scegliere litinerario pi opportuno per consentire agli studenti il miglior conseguimento dei risultati (p. 18).la quarta colonna riporta infine i livelli da attribuire a ciascuna competenza. La scelta dei tre livelli con laggiunta di livello base non raggiunto, effettuata per il secondo ciclo dal DM n. 9/2010, non sembrata pienamente rispondente al primo ciclo e in modo particolare alla scuola primaria. Per tale motivo viene proposta lopzione di quattro livelli, accogliendo la dimensione promozionale e proattiva che la certificazione assume nel primo ciclo. Per la scuola secondaria di primo grado viene proposta, proprio per la sua natura sperimentale, lattribuzione del solo livello tralasciando di riportare, come richiesto dal DPR n. 122/09, il voto. I livelli sono descritti nel modo seguente:A Avanzato Lalunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nelluso delle conoscenze e delle abilit; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.B Intermedio Lalunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilit acquisite.C BaseLalunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilit fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.D InizialeLalunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.Per la sola scuola secondaria di primo grado, in calce al documento prevista lindicazione del consiglio orientativo proposto dal consiglio di classe, che dovr essere espresso tenendo conto di quanto osservato rispetto alle caratteristiche degli alunni manifestate nelle diverse situazioni e contesti dazione che i compiti significativi e i percorsi di apprendimento avranno permesso di rilevare.3.2. Modalit di compilazione del documentoPer la scuola primaria il documento di certificazione delle competenze, a firma del dirigente scolastico, redatto dagli insegnanti a conclusione dello scrutinio finale della classe quinta. Relativamente alla secondaria di primo grado, viene stilato in sede di scrutinio finale solo per gli studenti ammessi allesame di Stato e consegnato alle famiglie degli alunni che abbiano sostenuto lesame stesso con esito positivo. Il modello nazionale per gli alunni con disabilit certificata viene compilato per i soli ambiti di competenza coerenti con gli obiettivi previsti dal piano educativo individualizzato (PEI). Per gli alunni con disturbi specifici dellapprendimento (DSA), dispensati dalle prove scritte in lingua straniera, si fa riferimento alla sola dimensione orale di tali discipline. Per gli alunni con DSA, esonerati dallinsegnamento della lingua straniera, ai sensi del decreto ministeriale 12 luglio 2011, non viene compilata la relativa sezione.Si allegano inoltre due documenti:Il quadro normativo sulle competenze (Allegato 1)Un glossario dei termini pi ricorrenti (Allegato 2) ALLEGATO 1IL QUADRO NORMATIVOLa nozione di competenza, insieme alla procedura della sua certificazione, entra a far parte del lessico scolastico italiano verso la fine degli scorsi anni 90. Di competenze si parla, infatti, per la prima volta ma al di fuori del primo ciclo nella legge 425/97, che istituisce il nuovo esame di Stato conclusivo dei corsi di istruzione secondaria superiore. Per il primo ciclo, e per tutto il sistema educativo di istruzione e di formazione, i primi riferimenti si trovano invece nel Regolamento dellautonomia scolastica di cui al Dpr 275/99. In estrema sintesi si pu ripercorrere la genesi della certificazione delle competenze richiesta alle scuole attraverso alcune tappe principali della pi recente produzione normativa.1. DPR 275/99: certificazione e qualitLart. 21 della legge 59/97, istitutiva dellautonomia, fissa per le scuole lobbligo di adottare procedure e strumenti di verifica e valutazione della produttivit scolastica e del raggiungimento degli obiettivi, dato che un sistema fondato sullautonoma progettualit delle scuole deve rendere conto della qualit del proprio servizio. Per assicurare tale verifica il Regolamento dellautonomia, Dpr 275/99, prevede fin dallinizio listituzione di una procedura di rilevazione (art. 10), al cui interno si colloca anche la previsione di nuovi modelli per le certificazioni, le quali indicano le conoscenze, le competenze, le capacit acquisite e i crediti formativi riconoscibili. Con la modulistica proposta in allegato alle presenti Linee guida si soddisfa oggi quella richiesta.2. DLgs 59/04: certificazione e primo cicloLa legge 53/03, istituendo lattuale sistema educativo di istruzione e formazione, si fa carico dellesigenza di certificazione, limitandola per alle sole competenze (art. 3, c. 1, lett. a). Il regolamento attuativo per il primo ciclo, DLgs 59/04, conferma tale obiettivo con distinte forme di certificazione delle competenze nella scuola primaria (art. 8, c. 1) e nella scuola secondaria di primo grado (art. 11, c. 2). In entrambi i casi, in attesa della modulistica nazionale, temporaneamente rimessa alle singole scuole lelaborazione dei rispettivi modelli di certificazione.3. DM 139/07: certificazione e obbligo di istruzioneCon il nuovo obbligo di istruzione, introdotto dalla legge 296/06, art. 1, c. 622, e attuato dal DM 139/07, si estende la procedura di certificazione anche al termine del percorso decennale di istruzione obbligatoria. Stante la natura della proposta didattica formulata per le competenze e le competenze chiave di cittadinanza nel documento tecnico allegato al Regolamento, la certificazione relativa ai saperi e alle competenze che assicurano lequivalenza formativa dei diversi percorsi frequentati.Con il DM 9/10 emanato un modello di certificazione che prevede la valutazione dei livelli acquisiti nelle diverse competenze relative agli assi culturali individuati dal citato documento tecnico. In tale occasione le competenze chiave di cittadinanza non sono oggetto di certificazione diretta, ma costituiscono il quadro di riferimento per la certificazione delle competenze di base.4. Legge 169/08: certificazione e voto numericoLa legge 169/08, art. 3, nel quadro di un intervento complessivo sulle modalit di valutazione scolastica d nuovo rilievo alla procedura di certificazione delle competenze estendendo anche ad essa luso del voto numerico in decimi al termine della scuola primaria e al termine della secondaria di primo grado. La medesima legge prevede lemanazione di un Regolamento che coordini le norme vigenti in materia di valutazione degli studenti.5. DPR 122/09: modalit di certificazioneIl Regolamento della valutazione, richiesto dalla legge 169/08, emanato con Dpr 122/09. Esso dedica lintero articolo 8 alla certificazione delle competenze, prevedendo che le competenze al termine della scuola primaria siano descritte e certificate, e che al termine della scuola secondaria di primo grado siano accompagnate anche da valutazione in decimi. Pi in generale, le certificazioni delle competenze relative ai diversi ordini e gradi di istruzione devono tenere conto anche delle indicazioni fornite dallINVALSI e dalle principali rilevazioni internazionali.6. DM 254/12: certificazione e IndicazioniLa certificazione delle competenze trova ampio riscontro nelle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellinfanzia e del primo ciclo di istruzione. In esse viene ribadito limpegno ad emanare una modulistica nazionale, sollecitando le scuole a progettare percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze (p. 19).7. DLgs 13/13: sistema nazionale di certificazioneSi deve infine ricordare la costituzione di uno specifico Sistema nazionale di certificazione delle competenze, regolamentato dal DLgs 13/13, che riconosce anche alle scuole, insieme ad altri enti pubblici titolari o enti titolati, il compito di certificare le competenze acquisite dalla persona in contesti formali, non formali o informali, il cui possesso risulti comprovabile attraverso riscontri e prove (art. 3, c. 1). Queste disposizioni riguardano direttamente solo le scuole del secondo ciclo, ma sono citate per ricordare la prospettiva in cui si inseriscono le prime certificazioni delle competenze effettuate nel corso del primo ciclo. ALLEGATO 2GLOSSARIOAbilitCapacit di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche, le abilit sono descritte come cognitive (comprendenti luso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti labilit manuale e luso di metodi, materiali, strumenti).Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008Apprendimento formaleApprendimento che si attua nel sistema di istruzione e formazione e nelle universit e istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, e che si conclude con il conseguimento di un titolo di studio o di una qualifica o diploma professionale, conseguiti anche in apprendistato, o di una certificazione riconosciuta, nel rispetto della legislazione vigente in materia di ordinamenti scolastici e universitari.Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1Apprendimento informaleApprendimento che, anche a prescindere da una scelta intenzionale, si realizza nello svolgimento, da parte di ogni persona, di attivit nelle situazioni di vita quotidiana e nelle interazioni che in essa hanno luogo, nellambito del contesto di lavoro, familiare e del tempo libero.Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1Apprendimento non formaleApprendimento caratterizzato da una scelta intenzionale della persona, che si realizza al di fuori dei sistemi di apprendimento formale, in ogni organismo che persegua scopi educativi e formativi, anche del volontariato, del servizio civile nazionale e del privato sociale e nelle imprese.Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1Apprendimento permanenteQualsiasi attivit intrapresa dalla persona in modo formale, non formale e informale, nelle varie fasi della vita, al fine di migliorare le conoscenze, le capacit e le competenze, in una prospettiva di crescita personale, civica, sociale e occupazionale.Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1Certificazione delle competenzeProcedura di formale riconoscimento, da parte di un ente titolato, in base alle norme generali, ai livelli essenziali delle prestazioni e agli standard minimi fissati dalla legislazione vigente, delle competenze acquisite dalla persona in contesti formali, anche in caso di interruzione del percorso formativo, o di quelle validate acquisite in contesti non formali e informali. La procedura di certificazione delle competenze si conclude con il rilascio di un certificato conforme agli standard minimi fissati dalla legislazione vigente.Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1 CompetenzeLe competenze sono una combinazione di conoscenze, abilit e atteggiamenti appropriati al contesto.Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006Comprovata capacit di utilizzare, in situazioni di lavoro, di studio o nello sviluppo professionale e personale, un insieme strutturato di conoscenze e di abilit acquisite nei contesti di apprendimento formale, non formale o informale.Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1Competenze chiave di cittadinanzaLe competenze chiave sono quelle che consentono la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, linclusione sociale e loccupazione.Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 ConoscenzeSono il risultato dellassimilazione di informazioni attraverso lapprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche, le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008CurricoloIl curricolo distituto espressione della libert di insegnamento e dellautonomia scolastica e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunit scolastica e lidentit dellistituto. La costruzione del curricolo il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e linnovazione educativa Ogni scuola predispone il curricolo allinterno del Piano dellofferta formativa con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina.Fonte: Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellinfanzia e del primo ciclo distruzione (DM 254/12)Obiettivi di apprendimentoGli obiettivi di apprendimento individuano campi del sapere, conoscenze e abilit ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. Essi sono utilizzati dalle scuole e dai docenti nella loro attivit di progettazione didattica, con attenzione alle condizioni di contesto, didattiche e organizzative mirando ad un insegnamento ricco ed efficace. Gli obiettivi sono organizzati in nuclei tematici e definiti in relazione a periodi didattici lunghi.Fonte: Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellinfanzia e del primo ciclo distruzione (DM 254/12)Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF = European Qualification Framework)Strumento di classificazione delle qualifiche in funzione di una serie di criteri basati sul raggiungimento di livelli di apprendimento specifici. Esso mira a integrare e coordinare i sottosistemi nazionali delle qualifiche e a migliorare la trasparenza, laccessibilit, la progressione e la qualit delle qualifiche rispetto al mercato del lavoro e alla societ civile.Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008QualificaRisultato formale di un processo di valutazione e convalida, acquisito quando lautorit competente stabilisce che i risultati dellapprendimento di una persona corrispondono a standard definiti.Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008Titolo di istruzione e di formazione, ivi compreso quello di istruzione e formazione professionale, o di qualificazione professionale rilasciato da un ente pubblico titolato nel rispetto delle norme generali, dei livelli essenziali delle prestazioni e degli standard minimi di cui al DLgs 13/13.Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1Risultati di apprendimentoDescrizione di ci che un discente conosce, capisce ed in grado di realizzare al termine di un processo dapprendimento. I risultati sono definiti in termini di conoscenze, abilit e competenze.Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008Traguardi per lo sviluppo delle competenzeAl termine della scuola dellinfanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza ed alle discipline. Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, [] costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando cos le istituzioni scolastiche affinch ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dellunit del sistema nazionale e della qualit del servizio.Fonte: Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellinfanzia e del primo ciclo distruzione (DM 254/12)ValutazioneLa valutazione espressione dellautonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonch dellautonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva [] La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalit anche formativa e attraverso lindividuazione delle potenzialit e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo.Fonte: Dpr 122/09, art. 1, cc. 2-3. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.Fonte: Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellinfanzia e del primo ciclo distruzione (DM 254/12) Ogni volta che nel testo si parla di alunno o di studente, al maschile, ci si riferisce ovviamente anche alle alunne e alle studentesse. Il richiamo volto a sottolineare la specificit della competenza, che si radica nella struttura della persona, caratterizzata anche da una specifica identit di genere. Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellinfanzia e del primo ciclo distruzione, in Annali della Pubblica Istruzione, LXXXVIII, Numero speciale 2012, pp. 19-20. Nelle successive citazioni del documento si riporta direttamente nel testo, tra parentesi, il rinvio alla pagina di questa edizione. D.S. Rychen - L.H. Salganik, Agire le competenze chiave [traduzione italiana delle conclusioni del Progetto DeSeCo], Franco Angeli, Milano 2007, p. 85. Ivi, p. 87. Ivi, p. 96. Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per lapprendimento permanente (2006/962/CE), Gazzetta ufficiale dellUnione europea, 30-12-2006. Rispetto al testo ufficiale stato corretto un errore di traduzione. Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per lapprendimento permanente (2008/C111/01), Gazzetta ufficiale dellUnione europea, 6-5-2008.PAGE \* MERGEFORMAT1=~3 4 9 : ; = > G H I l x y ˹zvrnirb[WrnSOhd(hB{hqG hOhJJJ hOh"= hJJJ5h YhhJJJh|;!h5h hhJhJ5CJ NHhJh5CJ hJhJ5CJ h 5CJ h nHtH#hNgh|6CJ OJQJ^JaJ hnh|6CJ$OJQJaJ$h)h|6CJ4OJQJaJ4h CJ OJQJjh CJU=~: ; < = > H I ? j Y $`a$gdg:$a$gdg:$a$gd+qgd $]^a$gd|$a$gd       ( ) - >       0 1 X ] e f   -/>BMNFOPYƾƺh. hOh+q hOh h hI~h3h+qhs2bhB{jho0JUhd( hNHh h>h h  hqGNHhqGhWh>Y^_-;<P_`78  pqxy:;`a}~FGNUVahB{hB{6NH hd(6hB{hB{6 hB{NH hOh_jBh_jBhh|;!h5hY|#hhB{ hY/NHhY/hp~hY/NH hp~hY/hp~h (NH hp~h (h," h (NHhd(h (4)YZO69w[: ; Y $ & Fa$gdg: $8`8a$gdg:$8]^8`a$gdg: $`a$gdg:$a$gdg:*+/VWtu|()*HIJ&'+01CDm̷̮̾h_jBh_jB5 hOh_jB h5h|;!h6hw& h5 hOhhw&h3>6 h3>NHh3>h^h_jB h9\WNHhd(h%t h*NHh9\Wh fzhv^h*hB{9)*Z,-op./9ԿԱ}yu}h hv^hsh(ghd(h hhb8hgFhw6B*phh84CJaJhCJaJjh0JCJUaJhd(CJaJhhw&CJNHaJhhw&CJaJ hOhw& hOh_jBhw&hw&6hw& h h_jB.)2>BCXY]^itvwxyZ[  % & 9 : ; Y Z !!!!+!,!J!U!W!m!w!!!!!!!!!"ԸԲԮԲԸԦԢԢh;) h NHh h{x%hs6h84 hsNHhd(hh|;!h6hw&h{x%hv^hsh{x%h(g6 h(gNHhb8 hNHhhf%h(ghW ;?;C;D;O;X;;;;;;;;;;ʶذبꐌꐌ~hQeh6 h8NHhh8jhbrn0JUhQehbrn6NHhQehbrn6 hbrnNHjhW*0JUhQehW*6NHhQehW*6 hW*NHhbrnhW*hm hB5NHhd( hQeNHhFhQehB5/078?;C=r??AAA/B0BCFK0MOOPP0S.VXYZR] $]a$gdg:$a$gdg: $`a$gdg:;;<<<<@=A=B=C=J=========G>I>Q>R>>>>>>>>>>>9?M?O?T?U?W?Z?[?p?q?r????yuuh3, h%Eh h%E6hFhihoh%EjhFh0JUhQeh6NH hFhhQeh6 hrNHhrhd(hhhQeh86jhQeh0J6UhQeh6NHhQeh6 hd(6.?@#@$@>@?@@@@@@@@@@@>A?AhAlAxA}AAAAAAAAAAAAB.B/B0BBBBB\C澺}tpjj hoNHh/gh/g6nHtHhd(6nHtHhZwA6nHtHh$"%h/g6nHtHhci6nHtHhO h,+NHh,+hlmhB5hoh%EjhFh3,0JU hr6hQeh3,6NHhQeh3,6 hFh3, h3,NHh3,h3,h3,6)\CCCCCCCCCCCCCCC2D3DDD1E2EEEEEEEFF FFFF;F[?[[[[[\\7\8\i\j\\\\\\\úúööβ򨢨 hBNHhB hHNHhH hFNHhFhT}PhhNH hhhh(hW'hZNH hW'hZh O6h^hd(hZ hW'h5o hW'hw<\\\\\I]J]Q]R]S]T]U]V]X]z]{]|]]]]]]]]]]]G^H^d^^^^^^^^ ____"_4_8_9_B_F_b_e_g_h_w________4`;`x`¾hT}Phx1hR@hm hbPNHhBhbPh hhA!hh h66 hOfY6 hB6hZhZ6 hr6h(h5o hHNHhHhFwhd(=R]S]{]|]`\e]eeeng mqq[rrss t!xx $ & Fa$gdg:$a$gdg: $`a$gdg:$d]a$gdg:$d]^`a$gdg:x`y`z`````````````````RaSajamaaaaabbb"bHbJbbbbbbCcDccccccccdddd2d3d;ddddDeEeZe[e\e]e_eaepeteze|eeeeeeeeeeeee+f4f5f6f7ffffzzmbZhBnHtHhhnnHtHhh/NHnHtHhYcnHtHh=anHtH hh/hd(nHtHhh/nHtHhQnHtHhYch;6nHtHhQ6nHtHhYc6nHtHhBhB6nHtHhD4|6nHtH hEshQhhm hNHhh1hB"fffggg#gigjgngxggggggggh.h/h|h}hhhh+i,i-i.iNiminiiiiijjj j%j&j6jCj`jejfjpjqjjjj»»¦™ƙ hSNHhShYchGo@NH hYchGo@ hGo@NHhGo@hd(hBhhNH hhhYch*hhhnNHnHtHhx&&nHtHhhnnHtHhBnHtHhBNHnHtH4jjkk2k7k@kVkykzkkkkkkkkl lllullllllllllllmm m m m(m)mmmmmnn/n0nFnJngnhnnnnnnnnn+o,oYoZooooooooh!hYchGo@NHh5D hYchGo@ hlbNHhR@hjxhd(hHhhlbhD4|h>Yh*h #-hBhS hSNHEoo)p*p6p7pppppqq{q|qqqqqqqqqqrrPrQr[r\rirrrrss*ssss t&t't2t:t?t@tJtKt_t`tltrtttttuu+u,udueupuquuͿͻ询hYchfNHhlb hYchf hjx6hjx h #-6h #-h!NH h #-h!h #-h!6h #-h #-6h!hd(hYchGo@NH hYchGo@h #-@uuuuuuu4v5v:v@v_vavbvjvkvvvvvww8w9wkwwwww x xxxx x!x3xHxvxxxxxxxxxĽĥ}hd(nHtHh< nHtHh #-nHtHh5DnHtHh!nHtHh!h`HnHtHhlbh!h`HNH h!h`Hh #-h!h+}NHh} h}h} h}h+} h!h+} hYch+}h! hYchfhd(.xxxxxxyyy!y"y#yVyWyXymy}y~yyyyzzzzzzzzz{{{{){*{A{Y{j{k{l{{{{{{{wwh@h@6h@h hd(6 h@6h@hB6hqhB6 hBNH hBQJhuAhd(hBh`2Wh #-h$"%h6 h #-6h$"%h$"%6 hjx6 h #-5 hZ5hXh5h!h`HnHtHh[unHtH.xx"y#yz|}}-~P~~]G$ & F$d%d&d'd(d)f*$NOPQRS^`a$gdg: $xa$gd $ & Fh^h`a$gdg:$ & Fex^e`a$gd $`a$gdg:$a$gdg: $]a$gdg: {{{{{{{| |a|b|c|d|r|s|v||||||||| }}}}u}w}x}y}}}}}}}}#~*~-~.~N~O~P~~ ;<=>l6789efžŬŨžŬŤŤŤhhloh:L hd(6] hUG6] h`2W6]hUGh5Ph ha+ h`2Wh`2Wh@hB6 hBNHhuAhd(h@ hBQJhB?~~=loe $xa$gd G$ & F$d%d&d'd(d)f*$NOPQRS^`a$gdg:G$ & F$d%d&d'd(d)f*$NOPQRS^`a$gdg:lfkG$ & F$d%d&d'd(d)f*$NOPQRS^`a$gdg:K$ & F$d%d&d'd(d)f*$NOPQRS^`a$gdg:ABʁˁ́́BCWZ|}~;<EF{wp hh|Xh[u hhqk(hqk(hqk(6 hj6hqk(hh|X5PJhh|X5 hqk(5hhX5 hj5 h5 hUGQJhjx h:L6] hd(6] h6] hUG6] h`2W6]hlohd(hhUG hhUG,́oe $xa$gd G$ & F $d%d&d'd(d)f*$NOPQRS^`a$gdg:G$ & F$d%d&d'd(d)f*$NOPQRS^`a$gdg:W;<oggggg[[ $`a$gdg:$a$gdg:G$ & F $d%d&d'd(d)f*$NOPQRS^`a$gdg:G$ & F $d%d&d'd(d)f*$NOPQRS^`a$gdg: FWÃу  op݄ބ?NOTUz%ĆȆɆʆ "ABHNOgꭥ hNHhhblh7? hh9hqk(h9h|X hNHhhlo6hh|X6hh|XNH hh|Xhhd( h[uNHh[uh>· $%(34:;=/07EFYZljȉ;Ffh hhM?lhghD0hhNHh hhh h`gNH hhM hh|X hh6eh`ghblh9hd( hNHh?78desG$dx$Ifa$gdx&dx$If $`a$gdg:$ & Fex^e`a$gd $`a$gdg: f͊Ί,/0ANOfǧ  !ErsӍԍ܍ %&XYÎ܎!6˼Ӹ׏׏Ӊׁh`gh6e6 h`gNH hh|XhblhhblNH hhblhd( hD0NHhD0hv hd(6hhM?l6NHhhM?l6h`g hh6eh`ghM?l6NHh`ghM?l6hhM?lNH hhM?l2689FG|}9:;<>?XY./DE½½乲xmhh>B*phO hh>hv hh|Xhvh|X6NHhvh|X6hd( h`gh`ghh|XB*phO hh:h`g h`g6hh:6 hd(6hh6ehH6hh6e6NHhh6e6h`gB*phOhh6eB*phO*):EFGZ[z|}ʒ˒MNVWIJghԔՔ)78?@ABCھڣ h^h> h^hp h^h`g h^h^h^hhp6hh6NH hd(6hh6haLh6haLh06hd(h`g hh hh0haLhh>NH hh>5CFUV]^_sxŕƕ!"%@DEIQRhimnyz,-=>QRxyh$h9 h96 hd(6hhDz6NHhhDz6 h^6 huANHh^hDz6haL hhphhDzNHhd(huA hhDzh^ hh hh>:ƚ !"<=ekq noќҜ$12678celmstuĝŝGŷϬۘۘۘh/brh/brNH h/brh/brh$h/br6NH\]h$h/br6\]hx& h NHh h/br hY=3NHh$hY=3h hd( hx`NHhx`h hhQKhhDz6h95GHX-Ykdh$$Ifl0&DD t644 lBaytx&$d$Ifa$gdx& d$If[kdRh$$IflF0&DD t644 lBaytx&GHRSVWXYZPQŸßğDEFGghiIJoʽʽʽƔƍ|w h/br6h|Xhqk(h|XNHhY=3 hqk(h|X hh|X hhL hhqk(hqk(h$h/br6B*\]phh/brh/brNHhd( h/brh/brh$hd(6\]h$h/br6NH\]h$h/br6\]h/brCJaJnHtH-ŸYkd(i$$Ifl0&DD t644 lBaytx&$d$Ifa$gdx& d$If֡סA(yyyyynn $ & Fa$gd8 $`a$gdqk( $^a$gd+q$a$gdqk( $`a$gdx&Ykdi$$Ifl0&DD t644 lBaytx& ա֡ס+,56K\^_hi()8>TU]^klmhi()*+56¾ƾh2hAN/5CJh2hVk5CJ hAN/5 hA!5h8h hA!hd(hhEINH hhL hhEIh>hqk(hqk(hEI6 hqk(6 hj6>()*678LMNv./WXmn$a$gdAN/ $`a$gdAN/$a$gdAN/gdAN/$a$gdA!gd+q678KLM;</0IJ/25VYZPQͪܪݪ34*+mklEFȽȽȷȽȽȽȱȽȧȱȱȱȽȱȷȱȱȱȽȽȧȷȱȱȽȽȱȧh 6CJh2hAN/6CJ hd(CJ hA!CJh2hAN/CJNHh2hAN/CJh2hAN/CJh2hAN/5CJh2hVk5CJh2hA!5CJhAN/5CJ?XYd°ðٰڰuvstƲ+,-gh YԷշYZfgԺպ@ABйhA!hA!5CJaJhg:5CJhd(6CJh2h}TCJh 6CJh2hAN/6CJ h}TCJ hd(CJ hA!CJh2hAN/CJNHh2hAN/CJ?DzȲ=?@BMNOYZ$a$gdAN/$a$gdAN/gdg: $`a$gdAN/$a$gdAN/BLOXZb˻̻:;#$'ξ"BC]56ijܽܽܟ◍◽◍h u6CJhAN/CJNHaJhAN/CJaJhAN/6CJhAN/5CJNHaJhAN/CJaJnHtHhAN/6CJ hd(CJhAN/CJNHhA!hAN/6CJ hAN/CJhAN/5CJaJh2hAN/5CJh2h25CJ4Zb'ξ}sf$(($Ifa$ $G$IfXkdi$$Ifl0N(FF tn(44 lBayt $(($Ifa$gdA! $($G$Ifa$ $$G$Ifa$"BC]8Xkdk$$Ifl0N(FF tn(44 lBayt $($G$Ifa$ $G$IfXkd|j$$Ifl0N(FF tn(44 lBayt ] $G$IfXkdk$$Ifl0N(FF tn(44 lBayt $(($Ifa$ $($G$Ifa$67B:Xkdl$$Ifl0N(FF tn(44 lBayt $($Ifa$ x$G$IfXkdVl$$Ifl0N(FF tn(44 lBayt 67Bfg*"89cdPQR_`()jk<=YZdpqrHhAN/5CJNHaJhd(6CJ hd(CJhAN/CJNH hAN/CJ hAN/CJhAN/5CJaJhAN/CJaJnHtHhAN/6CJHB*$(($Ifa$ x$G$IfXkdm$$Ifl0N(FF tn(44 lBayt $(($G$Ifa$"P$(($Ifa$ $($G$Ifa$ $G$IfXkd0n$$Ifl0N(FF tn(44 lBayt qr0Xkdlo$$Ifl0N(FF tn(44 lBayt ($If $($G$Ifa$ $G$IfXkdn$$Ifl0N(FF tn(44 lBayt rw6y $$Ifa$ (($G$IfXkd p$$Ifl0N(FF tn(44 lBayt $($G$Ifa$ $G$IfHIw4667UVCbcdxyD}~34źŜŜhAN/5CJNHaJ hd(CJhAN/56CJNHaJhAN/56CJaJhAN/5CJaJh hAN/CJaJnHtH hAN/CJhd(6CJhAN/6CJ hAN/CJhAN/CJNH=Cc $($G$Ifa$ (($G$IfZkdp$$Ifl0N(FF tn(44 lBayt cdD2Zkdq$$Ifl0N(FF tn(44 lBayt $($G$Ifa$ (($G$IfZkdq$$Ifl0N(FF tn(44 lBayt hiu<wZkdVr$$Ifl0N(FF tn(44 lBayt $($G$Ifa$ (($G$If 4PQ[ghiuKLWX;w#$%]^_lm}幵hbrnhA!6 hbrnhA! hhA! hA!NH hA!6hA!jhA!0JUhAN/hVkhAN/CJhAN/CJNH hd(CJhAN/5CJaJhAN/CJaJnHtH hAN/CJ hAN/CJhd(6CJhAN/6CJ4#^)gdf$a$gdg:gdAN/Zkdr$$Ifl0N(FF tn(44 lBayt  ()*+234589:ǿǿǿǿǷǪhAN/h mHnHujhA!UjhUh h3,hA! hhA! hA!NH hhA! hA!6jhA!0JU hbrnhA!hA!$6789:gdAN/##$a$gdf<P1h:p'f. A!n"n#$n% DpRhDd CC<  C A@ ?bgˁM;A,>4gD ngˁM;A,>4PNG  IHDRPPfsRGB pHYs."."ݒIDATx^]@]vAP݁((t. "6z>y\޺̜9sҨGШ\]"b>}4?jE8H3:Ov̇MRMycs{p朂^_OÕh룓?3V훖듓VPlgWc'sbd|vgbBz|k{Y8ٟ_O='9dܽy|'->?O3giToFNDy1I3o? ɉb'R- )\{F'ecb-~ufN/H=o5߲/찂,/5?"\_[nt1i2&ἕ "3Xg_8M_&Eݼ#O/$6eЗ_ oeCrdZ`x10ǯn/˞ϟmW~oڙLVy A [<HMUdO!#<@ڱ Hs|03&ɇ|a]5j'o#C(Aj9[NF{+0$َdfTɧv {ZaZV)s<p&F,wS0ln`4<3N}JM KAS{U~`nĬ{+۱_ !V[,v5(RP;C;xF~|h=#Kdp?H1BҀ> ycNYiة4|n_f_K6* _!sWE|Z/Xg2eBȷ ,>c51t5OnyW~oo]q LAc0}ʦ:|ާORraN/BF< iFOI˿2r?;~>͏iCk|94 ,O&fKrޓ* ?e+fd|N|P_4%~Fn &v,gOm@T8vbG3{ˋ0/2>>D:C̙'zOS'+VC{tSj l-Z3F˗_$^*wT}(8ϕdm2H_MBɅcoxYQ]pc>!؜4c9\%soJba"ϮB{/) N)z_k k>̭0[|y?qwyO!.-?J0ɓD@>V Y Y"G:,}Y=c|*F>ZatEoCđ7*P*f2'G;ík S`'#{+/~i퓷 6>}>~,徟B*&qhMP4wo孫 ȉSѥ$;835~2b ׏ %TA{>~#s`'%4'bF9I|P"ϟg^4H=фI~yP _b[3d|CXCmo{֨UQȥQ 9Yܜ ŸW_=}ٶy{^B_9/8OvϘo@}ː " ?[>W.wQƽP%~~H7_|>q/1ѐbC "8(3ɤ/N6e~ˎS4ԇ+y23*qAۄh>\h, IS0ﴠ#0C<ݰ}j' ~Y0l>> _0~IB>[v} V!Sh?aނL? 7.^ϛWwxd"G/^G/Z?fކ9FǬ@у| @wݿ[*=q}C]7@aRuݞ- ۺըbي>߰XĩEH_5(E@;*cy_7N(,7?RG_7,6fE=HS+E>9GP;/XT|oE/ |s1I-rn!h9JOX4(Z(Drj%+}%?f~9WW*+OEn"~4Cco~Z^~0(ej#Eǯ˪\j8\J߿ ߹yl*ٻ GὙX_BEe}m]/v7#X[ù7C}SگVtBW 33^> _{^ɪ2N&XGoW.X?XT߼,&}e*-Lcol߲hLc_E?h{1@jb쏙r(_]tVE*W/;#\Rmm ^~N/[X$;9rT":~;#RGEWP{;S=+3{RD߳j?G6|-2b ")KgXCw  R4Ƴmn<3U1J?z|,֤h>^Zge _"XOށ{鋖'/o9<?>'!29uU"/9؂Y,ʇ^w˫H+T?7YQ]Bo89y}5/:X3j5b2 _e xtzԥ-V~<>ç87#y'c|<Th6+DHr27t}L7m P.D9,PKL,W |Ĩj%YlX6SHc *T*fmȳ̬8.ԁw4M,#E;mF }y#%'Ȳ)/_ ߑˡ*BCk-ywX?Y&MK4li㌉߾EWx*a&\;w׮] !$Ţe B3щݻwT3ױʈ>]v>((%X$.EJhԲ 6jw> ?_P\6~TK5 t|Rt3Nmх_]H;3|uo13rijRsyРz{SY-Ǝж]yN^.=k6hdfa㥃9* ?}ˎ]Ҳ[Al×Z>Ƀ..%rz4YF\@At ~Y*sy?|e4~0O#{oV][oG޳}> W!..;v44҇{̙/^5aȩse˳cbbΝ{UyX1Gٻz~doسg_Ϫ[rJuIXXXJ|dTQhTc.]C_-c"nݺK/r~ZlZb[YK$:ZFщBpY*;-9XR[-"Gi|OS9c%_u;ڥsWlژM{)!j۶e 6=C ѹ!uUQ)e_.ό ~9O'=>O&]S{-eQBսU=oݶfɲٵVҗ^(Tv8U3Zy'$J3dkLb41h}=:o&_~û8,UrnUܔ;tiR__xlwg{|нp032&ӵu#Z֪~i&mm׳S{d$'M33c |inhPt| iS (۸i_[H` aZbEK&%x{$a33s- t$FB-qVB?Ufugg;whȲ<{#*,HOobeoVFQٙۯw'JR㠀[t&MzH[ثWˈ] J)P :5nzi L5o ]>'\u,,,*TP*\C.)"6Pѣ{ʕ(2))Ix;9zmܩ'i9 b q$AK{=z ̨!"m[do- R/]*KːȇZBQfO=p> yu)_{Μ9ӧM~Q6Q?X aL=:#'5|ġu_%?,7iE'fn_:^6$snZ(V#$FG^Q9Ǧt;ul_BMʔr>wp=[m\ۣY#CCr=Cۯ^UtqCݺ].8y;7,VOg-kT[JY:cEzÿ|ѵ@QX\ZV>HAylW;whD2U==Onfi֩Svv%^0cֽ ߲q&࿊ԳX|ΨQYJwս몭۰ i){|71Rvisƺus](YUp2˧nޤ6H7e1W$xxʗTW'H.)ϮөS'}+Q.K7}\ݢa \+ƒܺ|fЀ l!eYrۿOv&Gճĺ@ >^#fΜަScs 9WԪyPwؽ$drSݻwTswsoժb>ܻ .,٨Q5klN\h?MhP 8m? Ay2Cegg߾ssٲeLD§Zf˛ڼWc\3/e~-Ls Ͽ~ZhhtcK$L^F99_6TRϝ;w,27hРAbbݻw3VСz~ffz<.+FPcnexOQ("¬}g>55W\~K DϚ:a  %KW,9\x:zDwرJpɚ5k҈]-;{ǵ)zBs F.ݕ!y*۹[vz7*T(V#3$)KONJ6~ x5Wƍ\J([YYժYN[GF!<,vAP׫Uuu<.wӺE eCMoFyZ5_ѳgϞ2+wڵzjGU*/a7igq-π-l۰… /t媨D7]$2o@̌Աc'H$ɓ'= b*RÆ5Ǎg/^riWo56o 5eq#ժ5T`2]zd'FwHP{5Qd#B#Uӆҥ]Zרs29UlY=gCÄx! 465Cޛ12?ȗ0ɤ/>}hB*J$d>!RӊNj>9% -ݼys1m>=';X0$L>ŋg\ Ih\<~p_F QN-68g/’}(EU p\ש]l5sƤ2J:4$kc3[\xެ'{y{=y"A/4R6kpݾvSO"J̒#'m۶WiDׯ?fF24DIO<ٺs{Jb2RY|ǻ"ѻ{vT(P4#ӭZQ{yP*0> ?Q *d Դ 7.ǣݩ3r(DGLt*'Kkl,ILΜ12WoQ>| 8};VT~2p=thV/[Vz cG?~X/~CG] D@ `08ۢW``Ng]؝:Exㆍw>2smdqQ#G\VIeYG~G,(2 Kvm_߭[32_t)UkVoҩ-`˳w?dpB%dre4,4=&!v,-[6lݢ>器D(7n=}&RC@HژȲ5H <_.cď +#UKG{py2X#jTt1BrjFKHJMM>˜Eۿ ~oXE8$"8+SD̍ۘ󗞕"X:<:SIf1ٱ]s$L=TJ>~E&xo]@nLMcЦ}կz 3Ih,BX!gݢY LH|ΞT.xHմiӮ(W~ЉjˤwQaׁ[ fQÇ8gM1 | սmk<qh\IB -h{ #ҭEZ"@"<~[n[ګsCgCLO DǐO`~q*}x9rA )$ô,:NrTm-0@QZc&]%]5*pC-ld X@9Kc“Gw;Yj3Mh559|~KQ+RN[08N; 2_޳XL%ļfl9%1>!>NBE~}{*}~|C.X:"@^yZ4פA{|~.R3*ee #;wnڲ'Ķ0Td+aJjr k֮RNus*W'U@|@ǧRՂO3Mu]rժ.QREkskת!k 13jޮ]+ǔm*W*ehKP.Kɐeywut/ЩWrJ)] pʼnz QX >wTxxh:ʵrpl̹7j[Z=*ݣҊ);w(W\&D,hPMN iզ3TO<_5j%)vTT;t5贵kbϟ76_ѠnW)~P#W㣡d޼yFNm[6y>|Q׸>LϟEDc[|XNFN w!5s 032;ee_mL2,ߨWeqN>ś7mH6Tkp1q7ƥAHiC9dtHҶyӧ/W,_H>C}#TYlA/_xe!3,ϿJƅ3'&Nt]4{M`0[4:==g,5z_j@$uJ*=q35k4xQe-5ImZg~pEZ'W|_g %Ї?iGwi0.< f^%c2ZKAcPf93X;~;+TSf54l@!"4&*AOGФQ㩳 C+gQZJBjϘ tyѶ122\]{~`km PMV)cmEg%=cϐʔ)>Q9(>9O(g HT1fv+cYRX(GAp'/_㨩Y3'4cs)240S&,;ujyI| {Z!Mst+[:oC'ԼJǏ+[:JaK4(5->h<@W{֬Y윙3&7l>",+/GAi(%%%gr×4013SaTD6Įsc"?[n!޽GwY B,,7`~6+aJ%+@b`wLl,hQBO_qrfpUfp9qiZ-[6G *ֶ!1ɓgaδl̻l_\t x84$?X(Y9&) F'#BMIҡ&[)-MdT3`="_:P#59.8(8--58L.j]-:&'=yIW/õ$Z?D5&ϙstÇYYrewڼ~ 7AlE?*OulV̅? KAnqA:U1r *ݹsEN^kGG.%UR*auZۼyKZh2gBkW,E:(TxT({.}#HR)=iI\Ge@յ:ƪ5J`V <ƀ% _=>!5d'4#:+;jyl|"$'T;i; _O8MjR2$6N!y}L|.9\gR5 An`&%BM&:uޫ Kҹ#+/;.VRIҰG"fEGf!l,OW+g[ Ol칓V8s$ZyUk`gm۶gnY3;{Rνl슄<ENԻæ{AfexۢT\ 4b9)ubE {pWn4 eJwKz8M4g /5!٣y>1!RAJ<(JrƍԳ?vΉqz֚;;'<]E2L͌a?g\́|.rѐN 5[*KogVD*rKDZ턅!*gM0lV\kCa ]\ԟ֭_|u6DE gm|=]=k=_GRs#)`b3ѡϟߵߘE&vvd^8wePnD ~8.XBVAA6lbUM{RdϤ-Er>1>A*H\ܽl Ukaǡy~l؉c`d:KSO õf&ٱCK$ܺvyuŋسݫ,]?VfpӁVy|&m\ ԤX}%t<#oժ>\t;j Y CNH#!>w33Z#D4Ԍȅ]$c\>SA|d8J9KPjԘ>K歜4q+89*a-)Z0oZ!|\̛eK-Y`Ommѕ< ݸnh`%Kb.#$A1iH{z`;zqi玝ƌy:{_Ekזu={ i}||n޺kaa C}gpHι1>nEiܬA:{ZOF_=z3R(b9sϡRn?B+Ef̀gw۴lۦ '\AΙv*TB1\萴h]vVM sphHS|@@!&rMOM;"OJKL 9=mm*11: >=$< 5Im(@r x8iHL􁃋jA`dq<2 4/͓Pù-Hd,Er3cDz\+?YtS Hqtޫg2Z*=Pţ;,!9va6-]0bܦqCg/gU*$(db7ou/]~9S&Of~c=mqzLMiӸ~v(/"?vy˙zrpם;s]S$h9]PQ94q$drQ  {Z`V|C+39(@\3+ (w php!heg;hML#C[f#҆Vj,#@o{H`X+L3p.0& HB "Xj`tgxR& 2+ ɁO SZlVDx8Glc#^n?1q2ZӲEu߽gP u7*t} !м j#lY@E`Xb18$AN*9"F:*h(|Jd x |`QG21@LrJ“LПWa4h/MA@39pXU@5IZГP CVi>V@ʐ?;wu·iHB)bBSRbpӻPޓH}^p8q sPj7̼We5xDDE(rL_Fz(}#&=G'L~G|gFѓ̄i 1v6LRl^rD \uKA0!щݺ`W'PJUs AGzSvkQԵS{l/Re̚q- Gqsv$Wg@L-z \[@Ɛ!!!A!>Y#^i 6a@x}S!H>\RD O Y׹CG7wW0p0>tO6YFW(T(!x6^79g.OiU&2)L y6<Bss W3ut"..g'լYIӦ@:K3h&^.URU Y-Z]ݚ>]thӧJC̫Pnլ}SlQiסdr 6X[3mIp PTj٢ۖ o0|Ɛi׭zrZ'';yK,Mpӝ33kK22\J(S1NhV/T07m*W'&یY %R,*bTNnNd`FϜ=oˀQJ)"Va+j?j7Fz|߾C_;8X,Rdth] LI# JScd NR*@l5 < JX @CJ3AVcҚH&;g:8[\]K"b&OK bo۶^N:zx/Үlecr+]n,`A `}*rU}vq֗h͵MAؠX0wI@MLӠRlKNAbdɤ`ӎ49d--ҥK0mmAFF㟈>45w8 $#K %E Qe$HN Ih-ˤ9 ^,0 @C3+\.Dtt\! IP$%$Cp]Kʹ{`p SI&thO2Mtna㘽f4bK.]<~Y~nܺvq4;Ù-߼v:&>WA{y^~?t/摞jLL+,1tRӟ<5cƴ#]SŋW(W'afj /^1FmؤщDغ{'#fҙrbj0R$q"B*# $: ꦕS@Jlk j/n}Dw`cֽŸ]VJڥB]r5phN:ޱ9`. "k ^F9?dHiR)#(#nS- \`Άd[!1 vA01[/8ɭ;wc|B}n,@=5NQVƊڞ[utt={YKp6ӫM[N[Ns@lMkxȳ twc?$Wv`vB~f󂒟ޟ5}[]ӀAᡁF&^paD>C&Hj¨,efeK*]ԝ{ұ DlDg/]MTeipk6z ]dlBred60df&DHy/'4kՏO`rpa@‘йh8=Ea 1<F3Y@Dmlmq3,D< 1c97i0NJ*ץտvl|}7!ߩC7028qtث\TW7:t">9U?ߧsckʴؑV;dٲ%T{p,:{ ˗>}a}顲ȁ>\GPee*V]:t&1Ub={dnb@ Cc+08Ly&(7< XTxpAb0ZB镑#XZf8]*#F eei ?CXm~/dLy6M +6<<|j}KꀶPjx4Hm(24!H[Yj|l6 aU1~Νkk sVe4PQB ?60.lz3nݺ7zP˷ܶaϞ8wBzGܹUӖn/SNrYjU}Կ;3}}<Ò3_[ٻ54Y x`T9e]󗯡I(YFEFNF Z&f<ϸg{j?#h6xbcк8:fU];4V(HåPk\{\Ι Ӑ| /_鲨ukF%ǒZW:E<<8L>-;􍑑Hґ >{1y-D'́3Apx6iO|0#\@@ȘlG[3ZtyIom\~R IltӠuywo3:߯R9ks㇯מ|:סv hoka 8oD̅qx'Gvo?ppZµ;Fx#6o{Ԩg@LdGqoxB,-aނ,z@jӪCV~VR }٣N"z> B %3e@cuQFxpt(+K.Ĥ} /Q/ /?u׭ާt< Eusdz| Ӈ i}uVF&Fڂ-[>w (T'|Eih/R$%`@m`?qRz5/XU(:Ҥf>v:IcCҍUԈM]8+o23:lz⵵Ns:vӁ;u/ J:٩Щ_}4" K{2d`F_FI Ց#G׶Uuu R#wQ~/&hc옇͝t J,4`z'/͙n[uϣ {wCס.N$/Q:]n݊G 6!֭]uܣ__JLHU#Ep!(pm7>t8 x[?t޵_(K$:$Rzs}~ʖD(,ppltrooS35(x.A#j1"!$aea|H@^2H٘(R#9l.*%Fزe[^=RUIhiEE}`Mg࿍1KXXP #< ?3 Çtpi:5<@]{ D xq D/_!`g۲:MhI%)q.AAB6&)QG~TT1+jؠ΍ׁc=QHZiH@1Qe9:UoU8.uDd"qM64TbbOdÖ`zCv>ZL+ ,qP4O`A 1TPb>Lˀ<46<rd @uH u7mM`[[c4kp SRp-NRgD1iPz5?ɑc*NNJ|vk޺mJb˜K0qói5tbzѴ]ڻzB5l,!]gLgh arV] +B2u[cΙ9z$5*{B}(5-SONPe,\RI,nW(_Z4 : a5Oִmm=9SO.ު\Pg8vjj&4.p<&6¿?P֮mBtI8uR)YggX_*1 lԥd]M?ݿ9L,6ĉM"6B|&-rHE\yGbk>rM-P;GwC8vX&M"xkښݽK?jn+SeU{ոi2zP"=0)g޾{K6e{W/\{غeYS9BnnfR-!0_=JUZjðp@ 69]⎔r~ ' d!Eg' Űxk֫i0,OMЯTC!<).ߺyK޽THBv=Cc(bD\, bekf ᐃ5@ Hu3S=D+Yp a(I|KOp$/\ݹGglrI#;t o_1BU:P޲eMT^tZK9s뷐4'N@CSs&mSO_JęS0ܮ8Qb ,#wE<ͩY/`~X'N=sYoR &ݾLӓ'HA69p"n-i۫IJY3*6jnfaq-+.]5n4K;lTXZ"!ɽ%+R͎C sE~DG!:z?zں:$\D 6,̌L& t6TQ#wWe}O(a3pUiv6e0͛4OMIrAoI}*|+?0a!w7d?%m\Q#ۏ'*}YKSScҒ<<55s"Rs'#rFV 8̄qשSGG,Z-ݴm-7oOʱ',op@aPp@rXQ#4|x7w4_?18,(Ts%s_,]8c_Y`ZygK}H+1Vhrݲu'RX4]O"N]P$3SJ c'OQIXzـg΂F?/ J8xD|>bwbP +_;K蘘AZjwp5bjvOヿiSe +Ǣ=jΝia#H/ v U_IGeD:UyYMXZZVS>~n|| #~&<= #@`P22&P5jPzyibz>"n/eE2o+wOɮXthUW6H GR߿{ +5%z5'3;W$-+vul\׮7oᗻ0Uy?^4\n"? rbݰSݝm/E -"QFZBspס#߶߽{7.?>^RRukprhTr6-*{/h]T~Ғ, e'pꐺtyLwG<)OY>Yٚ~έ[.9}YkL9⟅>3-amb;d1}q5?#\!\@ۿW64TOrBqsΦJijZ""ӻN«3Xtr߼ޮI#x=u(T@,~歱^̘~8@Sosb"ZA"g*1Q\kT t^Z}!A S (llLG`ġ06/KN@ݘ3O[1, ?tJOI&Nت5nPnQPƅW/`s?O6޸g%J2հvY<~By+CCbPfN RRWзw~ g?wN;wֳ☘ܨC$*UU ͠"RKD"dN"-XPQ1DN7u%/ҁKѨ-lD%HvbB`Pmo@g$n;up~u|j5-灱%y)&ĥKu~vjkj ,.PB%SaziojVeV-由}$FZ<. xSGLV,{ƉKa߱PD$o[ǧ%<]gqjU|Mk3K[-]1s?#'̛1fԅ軈މ)8~XtV<)Yɢ\^nha<4%-޽æO5mbb+ժWu9[puʕUQ?{apD25hԨ>yǏY``oT6VFu~H NĘi5%uU*uPjH8 M DD!0 ᝖ZRJ2EPn]I4wj]%=-jf\lZK;Ww2REX6mVyNN%aC-3=72%쿻~ ֍j2.R%j͛g-oݲQfܿk6q'.M4U~cp1ڧ˞8y0zFEH XZܸM.8p 8R85?Qq?ӒA)W0*[ۖ GOLLMH*.]*c:$bd|vR@kT_I):q$]Ὤ'r 77  4 a+@Vi)Gw`?O[PXO)A5+6E:6)F惼W[ %]0&`L&uIl9~)hrĹs3M+ybܸ~х $lqEXji^>4Hq_/1S7%VVETGtxzScӒT,g gI#`tEFo#+Taq-b`D+&ժ>ry9(C#|Uz)CcAzzjӭG=[VfT)|L<g놵GlX҆ :~ڙ{Ϟ޽bVo$/& lŗ-k׾zb'߹޵S[<jo^>-;ׯmR:lv*_/_an݀mXy:T/]3LO|ʹ/$Q׺U(!y]cO9j'MQ(**9sn֬$Һu23 eą wiC;rPY#oܸ'v䠇_vxwZVJ5"ǎxk ނBAkW:<|⹬ 3M]YJ3C,gݻ:)v`cǦ= ]]j9l7 OmIEW󲥽ݸxHɉqsfLYq{Znjo!/SH6:ciiao#A]+lm-JY:l OqP-;;v)bf*t]L&ҫ/`eex ؙL.G,GAs:"k"Br՚% JMN432aokJz8|,ˁVLTn$#?HJsCCH \Z,923[z jU5܋%9:-j%uΞoӢcw-Z"R72'4/~eX׮&N5j`XX޹scLJ ] /.IMI412A A!trY.ן_m;x{T0le&EsQ>ݼnFF8Ywo޽/WDܹ#48jʔ)rנN[() ))`b-_KgP͛5;|xy_"0UI c8;ֵܼP(`!c Ggg'Gk-VJ;Zt 45JzD+ fi b!l+M OK3Innre61 p!jIQ(?$ 2 ˣWpX4ݾf1ۗ.F>!m_oVCL{ F%zY j_^3gnd&TjQƎ֭[FL<4sTռ0 ô|g4Y)4O2FukҪ*!6 VYfW4Wmm&"ft 0W$sYۻs~\l,/D]w#]IJ{x{/R 6_K2zbD(3C >˖.{v|1&%gH#E`p/]sCp*y%)vx: ymOKOKE >OCݙ$TcJ,z HW/LGkiı}j1o\kָxt.FzWd{/7O_.i/6Bkw B50zu1*kP&:b&1gIDg{DEKif mk7H'0tHN}pxg.n "çyujTX<@1?DY|~zujܨUƭAr`Nٷuˑ];vмC۵ؔ 1_!@Üӭs+;k#{ [WO03 ݻ}46| GlX:.ݱq st.JKB# :#Bqx϶CQо\<{-ot-Y0}itGqr<t1QU)F'% E$M.M{1G@ /eUNBrKx5ΡQ,ZdТ-E觰M-veĒ,Q1sCI՟=}p9܇ё s4T325K$H1357GG \Tq%BM=zX «F((ܺMOrޔf%<xSkUJZ *L)%uGy < OKj>eK/^𡓇Ǘ=wͣ礂PuΞbHm;!pܺ]W{S/|u_`dž;޸|ތ÷wE.cGm=uPcm[CVvĢwphC)]@W.YdӨrm3vl9zH H_Vtk 43\ƉtSB:2  &Xv?@GO_ڨIQxx(Œ,omcǎCK~d\b1> DKhQގe"OCBWHPT\ZWCR.bi>Z5kPRtqgJ]l l,tʖr2*fabhmnѰ^߽s{ߺث_?n -$]n#H{erVN6eܼ uMm-@](6[K@$ *iA߮6ּW˖0{,U 03BdoeF,z>y…3'ˑkQ2'ZR7;ۙY-KH~ZJ.7m$ժx^gIWTRIOլGJ::O81%!nqÞޥnݺիk1]֭3x<]_x4Z<>dW\ i0osL\!пH{9oEn΋z))H- g4Y  |ψA(G qK^VQ"O믂 [_"R#7R<|y+C;(Z-hrsazt9, )5dj (\<2Y6t+({'@N+Ta9zXDdVzӆez:cۢPV L2Nk@,ORko5iR/%5}&5l-¯s*=1-V-]0se:5l*Jcܺwدk-;yҤ6m |bŊVΰ)٤e5S |#(#KKK\]y0-,,^"@Uu~$C,XM׫Wc#ؼq\;qDTA)=<\&t`(Db6n:|x?wZn7bȺAsrgMoMw, !xyZ:Yk֨tĸ:*bۅDCUʕ %SCyz;f߄ǭ˹XYFFN(1f%+I-Z9(==A[pH1W7|ƶt@0SsKlAػXpщnoAz4Z3樂 ( i@闒 nAo".brIo 5Ԕ-Zѽ;WąP!qyp.y* l,H$)VÇŐIsHJ2Am::d1 ȝz2!|0'%Hx`=i:?LxX&֭zre%]FV^DUlvY9L4266rWFJڹLgϾ@O@B߀uh{QyH5ql wjjkVpx # $%eq٧ף4(&$lvlDzÇD6΃o?Fj&=I$iHeC(ᰆA* [@Yg:)*YЄAo`46ɇ8hyjn=((,.>I16^89r`є.] NWO  $6i}%эTDBHExxxZz 4)bp>IT쒤&a4bRj<I&$ x'2PcoٲްAn޼9q:&E_B #VAw(hӳDPgGj=5}^)<бR$l *=&<;ޓ3wеQ:O_~kтLM<{1OZ>}3sxbijXD=¶IЅI+1b SCȞ aCA&0@hd@+ng͚CCB*U,A61jYuuAzٲ-M.WF晛KǂwPpNlL HK6+1\ 4"fRe=z=T4kQzn,XYt鐑r%iAQ ߧ'0wj<jhHӵ{ ^' vHW=wR1J3R b6l؀"GMiצ=!̛L.A`0isQ U8lM–LJwuuETܔP3 ~udzƃ[aDV.J>eA)DJgH L}!DW!Mӧw`p]Gz:sB˖MOA \ S$.|ЮE Mߺvqb1c=KY< ?_ˆW҉{ 5BSKɖA  EtbJOI]{l pK-eёBhxVx,ux8]qsL_ ঀ&}d90Q./~dees0>s%H|\>r) \O i9jg+)x;ms2[U_|BU FSlApGa'^$$$щ~ݵdX0aCnݺҿ,hI}z6/i.aaUWBrDF% VZ[4V[.g.ZKn:hAZ"e`ػw @wBXՋ֬'gRE9.\ئ]{-9yrA "O<@x,@~pˇ "nsvpzC 33ժU1466G_;}EK-)lo̜Db/Fyes-lG[;c| PVJ떴]}:YA!Cnu]v.WJ JRZʍ+_ާb^%=~._S5,f8*2`q`Ӿ>RM72wB]Zƫ`-jԨS8=yWɌuÂV7)()b]dg=sl4Zo8<`PWûeUWP]teFof3vϛ3`89vs>|t~{}jݼuuܸ1?%;ZC"/&%+f$BS:j%gX[iBQgSuu22(*1ZFEܱ?jyF?WVARM!ɻŋ7k`9xY7q폷!2-'xG;?| 8ҥ<>yFI` ݑgaҫC͟?UHH9WSBɓGc i!%Uh4.\K $#Y;9;.>92:L',6bgIwle\T.%#Γ3B)u;3z3mN|3syxAgg[@7'~ I)*6k޸nݺj #XFPP,Vh߹\:CcX iӢf͚2kh(JHH0B̓gu+rfj>aC@&wFEIY%KOK w)z;i%EFGMdHn<:=>J(\ھӷI˶y_Zv:$9-N.e.VQKĂlEK>B=h BLL߀wyR;zoWCrF%m^A5c2kz%uJxJC`Rq q\yZٻ2|u$W wLiތg,D=3A i 88QW[[adO#C$@$$$ ۋ$TnDٹtQ"$#+Gpw$1>feӧ/$i3L0ŭUV塖 %x4Q(Ji¥DK{:wܢ̔PTFpXGг`C .RDv4;-Dh ʖ P]*1֝<"#i=ϟ RՀ&6lإ[_aCI#WnS5kxa'&hzb!VQJĂC؈tNc Urի7!W>߹Ev_x(>_켇ypF##jmBUƻ'1B57mcdl_vbN_8|S/2hKXrРe֖60fta1`e:aGa$IP`йh,eJz!̝3yd6p 2~@W.7G6l퇭ȯ1ПI g^( H͒(@dzWhXi1zwl{1hQ) JfJ$fC &g X/&6 uiny uV(S?"5gwu@AKbW$: o%upX8vO c㪵kVxt"yxJ$Ev5OI;;#G\E"!*)9k `U,li7BhBx/$Pd#{M-G)a#}_칋'dX@Β$ OKUdKB`om|z~vl\6S7)ފx/Ag4+N X[O 7i&GY*h?. \2iVA#4Ѧ-$k<EkѴHhkTW>.z4,ӵBZ  ~|H. pǏ ѹ*QbɡnOIeU.U Ogd~lL`C-Xu{Lfɹ|Ѽ[7\xmf ,eufU.9epRPgd ڒ#MkQ}I#cG"+sf@̾LҨ[fnao=ŻDV9Dǣ3!83S#j̠GVz&$6\H#BJa/L@tZhu\Z/^.zH,LLG~.L]r A*v*_p_|డᭀL4Vڧw8,BRi $2%'$Tۏatx|hi{xB`ǫW`ax<3y@] ˡ014d0P3ϼw!TYdgjs oC(_L$Zv6.2L[__,/lH]ʥy#@fMp<<[C%9lP޸En:'vv+U wܼv28u_p ;? Z{zxNtqaG1$ZDf{]br  5Q `8lycTjIP! EtpNIU*{YIStACWeJLI2)?d_뻌(d=K*[L( L ~6[b Ғ hv-%̀9ՋD WFFFAk3qhD/ʰ-X [oȫ~Z,DYJ[/O,xFLF9vb_5T(WOʡ([t7f!E#TuOQkϝ;k(#?0/d&=)SnE/ߑ%>m{d]vVu373 zM#::h-g!$xGChi{_Jav%$b,.32Y!֨fΜt*w~-°$r@H)$ܹeAy :fRCcfkKS}]Sѥljۦ-BmЁ itQjIP0\N:1iHHI3SLhheTVreJ#` S1+UCd '0+#@n:Zһu>n֞Df*x:ZX,c SeaBkłs..~ε-vEW1,\'l:RD{j'K BGYrRi @1%԰#Sr^=y)ZJ WK\8( Ai6,5rjRG4xHU lYWvr1>#{\rsKJ6Y@ (|p>B ѵsh:}-< "LQUV RUYo/OdYjiqL^*PJ§.#VI#/kRV.IG߸v͇+xxKԩ[4:L% }mh٦r=aLQŗņ9XF"xlPNIHCOIך6$b$0JE`uÙK>":័rO<'w:I{N[xgKTR*6jY9Xě@ b@)If:TN}#]т-*r-˪U!T&S"w<oyi 歇9Eթ^yXxr`!li~GwݱX/;re<`I$10թFgsU=n?bݢ^%a[7?cAa=DEFb&31dR;S< ]|c_ u&d+{tno&/J 8 WJO351b|:+ŵ4.QL_=l`ɃA{<][_<ֹGwn^>Swnqtq' ^Ҍԟ?o?$-2+Tꤓ-o]rIfHH#t#ٶ{?B+H3))CE7*N'eYrF$HwcLcGOx>m?ۼFҤut\|}G!"1NFL-Y:a~]>7S??P_O,犰DK֩|WYr27N#=tK㥰MuG.l";Bz3%wzz:YU 4vkK]{wa-OG8vƤI6$."-SDf;<9~Ԥxscٳnݪ]_0ͫ?l-6:ɰrO^b=Iτt =x[JJMՅI3E+]{w[fuʖ-[FJJN2d#$KwnVoqʊG A֭WGAlTL Ս|3 9COK+ oބC513'y"1k:b;P*5Χ`{uѣ/^(Eమ..'2eJ-?{ǎ[޺uS\ZXG6sSx͛7BHϳtYTIH'C$19q)boz1e-[ΕKWFMރ{&@u(s\osI ?rPo0f㳳BP/Y4ѭ' :{Ï%FOsS_|ҿK'hqؤ31!\8լg0+i}7CU+쭭R*ˀO?za1g%'s62_?O#)kcTAer$%1AP#BȑgϞxδnxeKϾ|s jpav1`[Ly<!: `$F[&g dySӨnu2 6OydP~ 8V\;שƛ1bk [YfM5kV6fg>qNyr`.B#iոA៬ knj'~Çre={)}vÆm4eJ|٭eÝG`EM RSg /,>NA{.c[F& W 1j_A!PrGVv\qB'H339%\##"\Fԍ8XlԨ"HGY@푬ufiײÇcEcWf}OOW`QрP Q4$\]bUgʔ (uǎ}w̗h3{Wו7v.LJEtt'n9{ FDˇ<= u`؂ab'%)AW y䭫;)Qղ?J+V(i\WO"0 .@;#G>;s{2Z#7G#F Ŀi{ZjT1Md+SS"2#^H߶AլPfUC<ĕB6ʖFXfz}J5yA䵳Q~0!$)6cz?~}OM ԙyXh  (]z9~~(FхxD[)*%;&1"-+[GbxwHJMp mb%(uLd&B9I(A(zWREvOAW+WseO9[ AlMkWzⰬMjVk#ߵ}GF0gO-.W1Hciʗ+S)99A.2h<mBCFf?[tكV&#񑊏!D+rYgmm ;oBDd>ɓ'uHGQ?[wF`yD!%P:O Zn[H|F@dRDj/޺~ٳWTA佐vhzPvmXґGqBͰ8Y>geNz`$yH *=)tT4% H /\ *:,dPQX*BuLe7CȞ{雐J}Ν L`$P}p;EY>`^ֆ6iڶmSkjԶmvRǶ紙Ns/쵗.kyKo_`F"#6efQ${jոlk 7o7hLUIMRjXd)6mքQCC~6$2Cϝ?]bb'j*0|2+&\vʗ.tGׯgmm\#󈺎]ÄM.9i80Ш?bݛ^G8so:[6JFaZ4mk]:zXeצZbCG w/cƌ!dkn޼yR1dX2<߭`>~&-e<16 WakըfVT)I 2-+(Xl2E+*dQDƵ*+`kZքLu5uՔ Гa_#\2h„̻8;$3hri k*Aϰ_ 2#OLd|dy+Vd'T@*)GB'ʓ␖.ZM?z|ܸiRmmJ(996V=FL{_9؉!k]lhx qVb%g_oN V7NrvZzR>DF)أ49wYsnRanճKА@}}#Xs##i4!TvD==m BD ĝN=w}3o> H~r{~WݧN]]@X|ƻHvHJ!,"B[dPƔB'BUai7urԯ_dVl]ͶJ MܥE2}:7iۤj6ѽcm뛛[fe+E'N@)UNIٕؑ+WHKS g!O%3?*:ϓdž/(xkkkv^ 4at& a0)Zl u\N$P ~iZ,0"6iPX" rSSEln_;&8DͶ"#Y8 cp>/rB|tXHPhp`TD wDXP*Awa,ւýLI'߹2Umk܄Qa˖,]kSTQB  5߰e? _:No; ƷI-\/[ָEK%jVD#;W?y;Z䔉/Mvr LcEKFDz{ 76Ґ#dpp r?xɮ'Oa>c-;K*[LKGIR_ָh~ʥ+rRH%֨ܰn?tq޺Kơ Na\rx{$~etAcNԪV{\<>%3ЪWJA['GatCgϜt/kumπuS&OʁX1]5]'vBŦFYՉ\ ӫ(ٿlriD\3 &[!g 8񽮆1ڼg۪[WFGyN<di Fѷ]Ԥ7o=N:nΆp?hAɓ\0oJ, xbrX;3u,*&i"EOR(4C۶mQE߾XxFjEkWyՔV6#(e#Kҿ36[L0(ѣĉI:HNg iߺEfMr)vv٭Írwm4adpBN.ZU[۹Uujޭe)Nѯn2j۩yU.mΙflӮe;v־K.|Ӿ^$i$l@|vV[VJ>U+P3}9hhŒ3eA &~tTuUtb͏jQ ,_4 ߡa=4?|9k5hWFlaiհ:ޫPxcYf QCP5uhHH͡ѐ Q`mUSZ>klTX:?'7҇_(;,]0z2hE|w$u(*KJ@]V[/TeuK׮_M&dm dm%QV KMM(UJ/4Y=oFoc8}`ݖ-ڷo*y.7w-DݴnEQ7hڜa71ᑏ;6aP$"員hӦ$u*̅bc74QЄV:{+ΏTL*eT-ӤnE|UgZྕ;wjУ[![-4l`{wЮ˗ãGo.\uո 2ixc;߽XԐ!FO'Ϝ!xu%oKgO֭WW Ä̜'dwostYzΝѮmϟ !,rqdkE[Sǟ'{*k{K/iذ1c)e5TUzvjud][V$%+`{Aј@E={M?!ZgI)|xO{!Tٰұ [1 h\rz0%5TQ~/V*~xϦj[6s̢7_[<[grQ|3i@9$oދ<^0Pss)л{MZwSds-\0EPN)IC cWV/,iNa F2uDm[e '98{71V֦ HJіO?^~:Cߺ:ohf\ ˝C{qpmkV-fBP 8lկVv(B!`A _X&MqBLalB6k'|ܭ@qcy)}%zZk"-G^jޤ5cezqrdjd]ي% Z)٘*(9h(dѳSJ)j`\Ͷt-ߢW"88"DB34[p[MtR(:hծÖkǎ+3xP7¹|?-Yd=n%q9vR@NKg`+WC Mz). gXjk }~ ZQBTm&޲ݳC[{3cٓXYI>Ϩ=^X2uRl +m?WUZkgfPhL+(j5JL:q̽+&?#~3HjT*ԩ"b_60*"X.2FNAjT0sfݏjwmR[^SBFXx{F IfߴQqg7aH= +`O~?wY`VqG6:uǶ=(B̊6w8wG|\L͈{?#Sֲ0ل7.ha%+Rĥ|t ;tϟ?g=t#S^ u0 "ÄK=9y1tGVmnnZn-Zc0]vCOOtM &Ƒ7;uyY]̞bSмBoMc_3 ܓ/tutr\!p˖ӻW~󺍛%H)m+T8GQ"6lauJ&~*T(7is4xѢX VX;JeJ\|9$$nݺ2fA*GO"E,sND94nӲ[sgm:ujc%i!Z. ſA;K/!)?CFj EkutTT?tu1hݺt}x~iZ.3-Qm>/޽͛/=t8LKtxNIi*e436lX5ZlQثgm۷snmڕUfT*Lbժ3L1xh=G9iTD%~M[|=N2|2/ XR]ϝbضq7Y9,Zw)OC@|"ȞA&&H\vXhPec^}Z"Þ[D`DW%}5'B|fGD+k޵f5h0 1h_8K[l]op?h]L͛,7h _䯙YYΝ*^d2\1wn5@ n:iVX4jP{ɶbͼ7V4w-fu5Uu:55Vks-hVŴy"֝:oӺf *Wtqq?0*(z>=jn^I&h3&EYj 6egY9p"hmXG]MkoZ\nj-qԜI#a }e ޸af\;}HJ.ɪs^ɪE3'ZV.b 2,$9r3$bC0Ѕ2 Ŝ>Z͉,ɤRRBK+|Wt0dt&lc!r,"V&&_4rXWUg'撴IC|?nD`R $$-Fgؾj[z\ {//S헏9oob 8')f(3cc!F}G6w  B|-}rMl^nWNѹ-_-:~~heEN^"~2sQSLmZN?f L1eܙZ7eUt3UX&ujV*U\!Rg䓧W?965%cY 'TkK- $WZ_?*\~3] GZy`D1~y$iTKE 9l(We{~D٢tJ *֡-wYbo_Tb+Qvo4a(W=r_.N֖R/AV,2|<^=B? ya77rEHŝ?C:[ד~"WeϛLg}x #.޳kpMN{c'N~R95aK|"Y Zvq-x!L%%6uv&vI:~.yods @Ri<`okgY@!S,6m}֭Z6%oЎ{vӯ\jtnfMsW0{= $l@wLY:CPc߾}St̤;G^z{k_o/?oox{CܻS`ó1O ?v”y9Sn}~-1)[xʝ ӌ)Q$?4TZĪ(de(eNlmfǡk06EOGȡysW*_֥@Ԕ֭RS("`R7V(D-zo|ҺmݮM}̟SV TaG`U͚իi෱},NhAUE+˔.ˊy 9{"Eu=4=Yf rPT%Ct1пYcl޼ DtPnb=}FՌ [;8YZۙEZJXDyZddhǐJisqx{˂BXB҉10/Y Էg@7iRȉ.k'=ko&p(-Zf*,[@iUq f9ٙE5ೲ:hJ8 z܁:wLͨOCj֪E[>-%%~Z)>\G_ȉlKwyT15响#M77oT~{A6"Z7obO/ZONIgt )wꞘV13=q:cj5wK[ [M8x+ ߡ:p@rtXsT6=ttwfmأG_lEԬkGע$D[;'$k’u߆`]l61o添}<[a/S5V'SZ #pጉEK*DX6nqȉݾsʱD|++̴5KT/*Jښj)G$&$%p䃗緾2Y_9㙟;#y/-> 8JFq<pPTQmP~j6iG-'Q 7Î?%%V6u@qcS'%?m򸹳&/?cPR Y;Z;ZoâSL?k!zܯA 'ٻPKGSig{p*_^SѢQO^t|URV<(h6Yb޼x/֡Qu9/W۱1|QXۗ Q]iܫ`cIV?zV@nӡ..vW\7vSd7AWwPqՈ &VL/xvT{۶mYJ띘Ut~EI%\ѱ1zN֬\vMm]M`&^^^&FdL-._ 9u_oByVyFO05MA`kܨ{(U(%xqNDJ7&⒩hݺs]N޿{Sŕ-2DJ~:ZO j>}=8xZZ.N -և讙e!,l ׯ31N K]D_hʕxʕ6qgW- [~ǨQ?$ a󀐛f&aPm[_:lcNuwcf"LmpFruKOϏr |7~ҡCGd޼c`dZbMʂB\d 3ӒUU|]c?zUA{a1ԩ c߽k vg߾T034.^`RRMZjumM565#)1yx!'Ҕj('LiF!(BBC>*:Z=|`߱cbdfhA䐡ӧ{>; >z;O=yBG>jh%.&SʢzDC]gL,R5  F5歏zBRn Dhw-Oې=G?rRj)\%SPS84eALjvl޸uO(_ܽ:m'X 7.]0_kgLDrRTK'>D r]\Pz!Cܾsp{^N͊/_޼yUמ?f2jq]}\ltՊe߼͏ڷC\0qzbr+Yn]\Qk>B dԾSݻ2GuFS]1n8'B;wwPY|C'[a;oo*U ZZVBrݨzFVD.DBG[U[C'C#"(ojG~`@(b.BYtDB1Y WRPWRf (_C˔@0&6|Zz G%'߄C3miAQB|KY[x1lU L;޾ dS'L>lÇ!׻t=Г{c!_>z̿o۷AuuY549s|\p=v`FFJzb|[wp)\ǣǏlٲ Axn{6|dAnodJm];Wh)2]iOh'a.|dhEqEG P[e._njWb͆::R7ʹY_~/[ꊃ&R;Կ_evSӚscT,~ٚ[ܹsO%.5?G3[;L52vڅw)<*hB R+4ky,@F& QO!67UDa@S,YC̐yɠ٤J85R):?]KC'ۿ|JRCӲ6rjjGVdL><3;S]9l٢#PB̀֩1?N~&p9x(ME֘GL^aYp>}++޽{w/1<}`yGL EB/ O| ⩾[>A_oH5kZ{>lݸ*jj߾{۶o2氭Od7W'x ;S6ebbF9M5C Fک]V]H$<ՈG`p0:/!şt@Kk![ѣ!aQ%Y-+]<:əƦ&aj;/_,^أ!*&:Qcx3od?D'0AȌ,Rx22uggKK#,<d3LLtccL1 sSUtʅ+$ ebz`W\u~/ZІzsO:`|JJCхRXmRGYVKعW<S?sBQO|HJ}|aCV}) Zz5q&0Mi'LRSQҮ ,Uw+´+hrKW;ji@Ab!'Ʉj4E@V[FW/7G^{(OIVW6S.v446BR뇕PZ)*2 Qlla0dtPZc{O[jѥ>g9;N5 k5UXݽk׮PakݤRtz)b/*ʥ_ٸTCLEx 9~a+8qh/XоWܵ5֭[D{`(a40ʄܔ3M5{|mlu79yd!cz7F 60DGphHYšHʱAkJl~<Q~bF[:x+%-=>!\rW33=t'g'/ML⬭bb쓒8;;;9tak/ 3" c]JʁCbR=(+c㏰ܸ+CZ]-5Z8{*Y3Jd糾><gRk<ZpșoXӥঅ5mQVMN 5uuuIWIi,&<2֮INϊ%.3Ũe^^>2֒;JٙH];WJ;͕)R53|ȰcN͎3IӦNzCFӇM6G A.]tԘɰe8w8 " Q0uR\hWjVEnQxhHΕwO&V>DތWVy=+c`tv22uԳE=} [fi,Gf5lj&< WISZ%Ljʙh?-L4qhoc##~fd73qx%0,GM ĞRդR/oNS?ޑi33"&gYz[yX)3TcPK bKL-TwxC_$$7)!!7_4iEcayZwnܵnպ ۏL,_*RkΖ9-pDGosD'KQte˖ݶ[D,M~U%An3Kg*fS@>(XL\SetON@س72Rа efgGT5-)%@Jקsk=# +We 9,H2SU51)0*6LJrN%2tGԇ'GiOHッw<}&ФGT^Q룇ljlMF҄ ER(rK)m[9ۻuEߞC9rŞ/8-9}ia)4]wnlѩJ"T֎~Q3"f8f13u@4n\ԩs?kʏ=221ylEIYUʓ+eGN;;E"L b~ d!+NN6obK*sNSC%Y^DbFv-p}H20YR$~&4tQh;+ LUs#5kּt9#xD#rC;b'eGA;Of͚Ѕg̎dQoSef` ħ%FdNv|Ȑ07>e"ɓ dUFܼb)KFd-Xoԁh6Uލ/޽76TS[о3,"U驟:rRmQ9mXZ菼n[[rl_Hp]aΈcvg**3ڵk?-dfIJ`uI}0Dȅf:$/5B{ْZLe8z$/469/o\Urj^擛p]rO[Et^UdcUX Z4V.hpGXkU<2qCA i*FnUfD9JE[@8wL:r3m8VD~K^ԓɏN=o d Wkr1cvnۂiIdR[읊. e1,X}(Ghx C`D߹ F7 钾$߫Wvi_D.K.w>>aJ ަĘt#JƝqAb櫓E !DU4 ]E G@ij(#qq1tEqBÀ}"#hVX{kXhN.,XbÁ8@%9 .@YUL=A2 !,Q"ːEBK I"ݵThG$$Cل.&e쀙^dd<#퓖NQR&g!?0a`@0wOO c"h+DX'|;@s\aءP6l߲w z@EP`h\&eEw3Ԙ2eJ#Jq Xr#|s6Tg͚2rO$AW ž&4o^+.{},ԙTN89l(;ݐ}pa!{xʴ)Ϛ5`R#FxN i3TE5(ZLʈU q, aX8 8}vq [ )EFƔu%+>xh,"v($!3:ZZ,UI X4A"5êL`X(=bi`7lMmNg Fjrӣ^z)dh*q F 7Ύ0o>~c"Y$͆GÞOM>YHIMO>hdabѺsի7H H.5ߕ+. g 2Bנv+WՐ(^JI. vDQ[+W_zmةb_.}3_4';oY0 53bK.͙\\OKDJx<2d<E//\ 4oݟN<{DSCTD쇤Q""m˔'FfhKU~b)m>!{Jx HV]UvB|F/M * IYbcb83"r ,b)EEG-#O#cD7,"Ďo7.|DNA@J [1L惍#҂u+kk+'Ð0CIVS&Z~wo9 [0vre ܹ;"2V~RغyNc^D50G&NgI(52kԠlٱױpd1Ʒ]zH28l͛dm:RMm:wBi$,z*kP}Ŋ>e4FV outxqġի cL!E{ NKg5QU \AQ6DSD:)5cϞ!lwMJF&pTX&S`fb$jRr.5)]M “aX(%H߀ZW|jX@(]2skK]dWn;{!OSaQ%~mُԨ4D培O9aFmcbh&Fݴ c"}Cǎ:eβ5iV},ky6ۇ%+y gǻʅ"b橨h+KW'$8eg'|HT1|=lڵMцIFHsH&+]B )XyD9JJIe< pfZnʖ)|ͦdEGEЫgpc6m qrb"3-M@dۄHKV7̩icbS? %"_"zFN=x>a¤4QR *͐8Ξ;{dd#?o& o|قfͲRaJڵ1H@D`QGw@s`|/ׯoXx\p:w̗PN 8ZJo&Q)N65$Y2&6lv)aqy'tc@wm\nei<RLtbݤ.[Ji1#=y.d8JX(< 犋D(Ovj_q:4:AAAήPV'@b5lsa˜u5nj`dH;QV eJQÈk¼UUw+4rܻw?v}<L0K=Ȉa"/Vig,G jDX,%'31 x|gemmdh 4҃ ½pao$0\0q$%bG]*I(I]q᳔{0'ֆ7h + S<&, S kk~He DI&=yi0=L.^ݻ7-ڠAÆd]2g!'\GMxK[RY$H!lnnd&׽F;&.??LNB/ojԔ7 KjGsۂxCu5KJ &7!:g d(H_#C"|FիWgAHKg4XpA*%YJ8vƁ'O<>#ͯ(pSQv11mիbf\zġ:"iK*r А-սxI]\fn ~!ѽ 7ƼV˖m$8c">}!S~B;Jv-NdcD9%agxOSv)X ֦A95F9)Kk mÇ,LlJ[5lp5#ݲ ɐ^Yr4ĭV(qb=}h,J`$NVb&:EDlzd 6"LJL;Ɂd24~7BKCX±4 ֎t'"Ei'hi9 Y"b}U-);bq*_|+d JWohi˲>}kHE cDb.M]xcE2-"tV"1:;oB԰5\Kaʼ ovѹe˖!J:k؁o>joo2rL5/ҡa=b0իJ[v1efZ/Z(Ey%d=F>Ǎenb`#mxoDeHZ|xiIx$uN (z<Y\% nT‹?' %%-|_\NHeXHlbUyRR81HRc1Jif>Ct~^$ #&'~DDTN#A!bHb8$A@>/Ā(zN]5F>*4k"~gnc ؇JEsgpe d~Sv`~UT.R{BVY8q ϋ~zOo ߵI79څ^(ܯ҇8yԩcݥk깙jz@GQÇ?r;fWS8xpE J++T(Ec&`NF6`@1o.c"hLx$RSU_-ӿ  'D5#۲̥'YJZzX,1ebXen!ؓ |S&6?2g f3~\|w,!&~5jt:t aNGWDE*Q~DG Rưa5_~ -u5d(32ҍL .@8-(2V|"*zH#))U[Ғ}`=7|Mua$coHKH~f:2!|la`XBgJb*6) 9Gq!d!; rȦ>I663ݲ%8 %{FzbSV%o` "H-XSƞ{F I3-ALڽGOA׭]PG01!رCEU]{I RT(^ 9s Qɀ\} oX}m7)oF <7:2,51}CFKj dE@HK)b sa@.($"G6&d(;PW/ǰ?xPa)"0>XVUXqs(4"]*g6Cf"R9\WW"|'N(Lٺb -&2\B 3Dŋ8tDLRzssd@M~sAq XȒ˥~bmhug'X:|._~[\1!–mS4nkn ;wn_MeN6nQ4$nGLQky|< $J);:zz{g D3WX D{lEqks f&$ tΘm>/r^|_Oo;}ף`tsMZÄ7}"Y&ärkO^؊u+"*NT\ ¯u_YMEu u#MRJJB<^h:EaIT(zuD♋ŏEH:~DH;#/FF:aǃT 76&%:gjGE,WMIBQ nL*D$_\HJ@k+䘿\o@Fj"8^1&qqd\'uFSnΌ):ʙd-La–ogoi\5i!h`ԤDSC H@]rp1f2c)bAшn6O!xl(+MLXDXDn|r<Y C'6.FQ޸CQaylPknfnf%R_[0) ԥƊN ,jrދ ݵsLjeV:P3׾ES`6,\hUT8/ŵ$F8DJ3gܱmVM ,&? oog(D]Z,˖s娜]lY46|R摒Y-[68:؈5Wo=]F/_*P$Ƿ.?~,(N_FXJМPW-4V=şH>-sF]]Zdj ӂ9OG[I$$`t'P-mSNqD2Q1pY,X5m0S.8o>.$5D/}v+ p=kb1 >lomoCK+s'.5Ts-MFh)SF=ɃE|Y@8_*Fe@Иk}D 1T !={896lFP$i37lm(}UԫU^reYFO>|!%DNKA/D鳧"~Zic%z]l&d˦f߾MZtM AS[哻Wo\cA R`=a3cj[S_1('6M@$sRY 2Wh$4%CD:T!(ld:tt*3tU?ec>Ǥ/74,|=Vftt<-(1R쳲SI":njDe oQ \~lT-^{T*@6fDؽsuq""l s.P潖Vj:Z=U7!/||rV҆Z: V?}򤲆a'{ qo_׭]#0*tKllD@_Mu"mbBcMX/L0`GFG Rg' rpeT,tlA}*:ۇtE.VŵGvKWP^fƚZ^|g&Ga{}}y'\l#ئk_ٟ*\sHz@FE\z{TmYWP!zLX`\-0eݺ}LņD,B3Qcu?)!>/ݿ=XS,llUbh0ߟ!VϤJ(=a`g#70vdԥn`5j@XZZO݃;6Xi6U:Ԅ N^;jۋbM(S:WrNM ԷSh*[jj0zFNVZ PVd엝)OU#bf_-µ8ވs":aP{6ַ˔a?gj!Vbb,x5IY))`K2 EK͞^jԠΎ#t)fDZD8Z}i^<쁽3ްaJZ<g5f'`94|zU.]ղMS΃ŋNT@ ?E5tZfĮ-E\|L*~0|aӐ勛O.?FJ^C{'*DpS?4_H0g̽' }д(g.Afv2>/~vba7n8W7~{&Yڦ_~xDŽDĈ(Dk ʮ]kQSKUڃG\ܜU%UXl9:2 37q1f.l\߾zYحT2^OHap\ԧ iՈ%{wyΚ1klUD=C=tGG+ ]`p]ޯX0כw C:{@#MlsO>qooO[knߪswO=l"x$؉{_hB/>Cp۸qC[EUIq*"-bb9SQ"h c+?m*W.Ӷu BᡡYZi)ףm.ØpΝ{lB'Mc{|ƄI\e !tȖ% [aSs^Ka4ge&2a&poÜ܊0!qm]=ނZB|\_dM>𩣇Zl[W΅ $u,[*]'&G7op"<:FMYe*=B¤cVWRM[7&9#)LP_S}CDHU`MXۻfffhh钇䈏|NQzD?ڼY+ %Yd StwظaM*՞?z(, 4{_H]炄H^L,"/5pmp iTmhO??ĕxF1cGzyUZ"!1 P-8 O۷6Ջ@@/FG0.kN!6\j?sSrHWݣvihW*qOa~,e+29;.]k5%܊ΣArBLÆ|zUUC]$iA>}HomBv]n^{R m9ORb .6& XBd"T󻕬od`bnzrƌ0KCY##+MWS7>%^VRvJ)3WTGc:[:oh ȴI7m+ٲY֝wUf){灃?Ör %-R[/e?_DUTT? T/-?-=m\0OOQDo65yv_[TX>%.!=WΞ;Zd)Xד3BCKu㳹bK%.; p6-k7ha&]Wu(OӰQ~;ഞ""<=bbi8aif22vnԨQ]`*RLc{hC‚bcw@ eiȱ݌O]}#~r{i!'UFd`]^<MDP&'#̘QIZ3gC7|В%JPD rŲt*5;'S.:yCvcDBE Mcm#p%N]ӓoATBCF)_YlXTddXH@(Tsj!&ID?l6OuРA*5<{_QFtup*@/SK?` 5 k!Q MJKZle~ ҃~AoϝS |:tF{rj;π^Ϟ{8:Uka[z}gOo߻wO݋M׻S׾CO(|IySg##‚Ck?ipp*5+FxX;ge%ذp gSMViqzF/}8X@ǂH 5emZDC^nдn՛rq~}n*q`tTأ>z:ilcYiFڥKrݪE]G}3S*JڿJŢo.۬I̙[dI<تUy>w3gbE ɓFnݩ'^& p' ?[zH>m}i7oE*.)Ju*eTdiVfeץB~-+&GImm`2DѦB2,>PlU!!WxQ*4T,oiW׶I׫SnڜMFBJg[zwFfQ"~hƷoڭXyx,L~Ro|d+ƻcRJeK߾E3Zae}]Ʀ$Tڱ^fɔ3o*kM9tVS^Bswro?~޽{>ó2%P*Q,?%7 3]Q^#n>6AW"tժf~ܶIrzԨAK*}{X4XDר~kߣ=Qq.|~Kkhtx-G7\pcBMMt"3WtbMPWSէ-*U Ԍ`tD|fr!A03=߿zƟk1HիU-^[/hC; <kIO &MP(+-[M7//TAoܸ vɇRTi!HIޑ3'w܏C7, *K>yQ2>#uƘV sުFV={7߹)Y6r<-5yYܿǭty>v]5~[m*'oȉՁ'|?G "xئQMb92D"C+ <{zr߽fyZ5tEtJYC \USIZYKܰVJ] G8yNzO:wȖ5֬f:[ۺݛt.|بpGbc~ztQa_~.q-,4{I.WeRWشI4[f-&D<ɮq=۰C.90ex KccS#Ŀu";7{pokBx'''x{10Ph^=ݓ>E_=L^.57}5Y2Wsn_o(!>4ew.|5xXL`[߻e΄ .Y޻!>׼+oT*:y|VvԈUuUI(zܽiqc 7oVf[W_<{H(Q{nݩG(>+6HSԭAT$TU\;ke za7 #XȯV 8JU.J6l[g_` $G }Z1*Jb-6:r\v5zwmX2,\td߮߮<_qKDTZ-aʃ?ѹ'/^VMs5J |/yS޽u)bdf> iG}"om7+;IExu xhʑC:*lomPVEs?W5Tog7-|b[٣5tc)4 {{%,O!zV<RTLxA:ڷ#HV(Rk_3<֦]kV֖Eȹjk5vv#lɝAJ+}+a$Ys,E%|Z'wJ"GΞ^̝A? J؄x_o={ FKM-֭Zݳob9t.=%%ųzYrѾ2rq2%q98nݹY|*kPlb:*vfo?"ޗKBmꊌ48(utt̅ : +1s_ >c7.@Ӈ=sʅs_|g7톰ZpX\|J{O.hkkDԲOJ2r@>'N$QP1F֭SGSG%>-%<2beIˡ^+t1xlʢ~2Hb=~PBU5Muxd pwK40 P7+Ta]: 1حb%v`l_h qL%$mܰ䈵Q UߥNn}f3i}ٴrӇWo];ե}KcAE4#3Ob~].&zKnƄ!w9sТY3 :(um &6&©3Ht[EcbxRwW*oGw]:Ńݱiq ŸOL|֦]ZY6o<>VgoX7ooap9H^[X߅kff-N.Ys׮lںɋpt}xTI.ZNgׯ\5~yϊڗ(Zl]-x[Z]K|͕"DZaK.MD^ʂM{ ~hAr={<.>)4$ ~~QQPKO".[ڳy穭Lì=v 5{ +#Ffi uP^˿~򥮆dVM4߽mØq14uyK[ٵmaiY+hYdg•bi!Q~xFr:߂uuq9|%rETUcJg>{{9woߑM[8ci:Ե6W2 YxAPXRXX[wHsv+IʓW tfbJRVMNioHvڄPOLSVKHP\J-I( kAd,_>**L4Ioߢ ʔnڼvctVO3zSLI,_\Ef}P"=HQ/h 9|r˶ 'EcҥKSv b3o<-#U`а@N]x/ݹs'$8/*'SXΩD}=ArvJt@ W^qf]^x].)Z8 I <(M9A`GyK0[z`2 eBMQRU $%"z9J;)t/m+to'ݫgn}E30jѢEvBf"QsD!dekL6{rH3[kAM'-=ڥ3-ZgCk|͊mS~FJ/_jL1fc-h8[-ZI-Tbo_~ڨ57"`%Kwn@@`p2%5ijZz@GaVȹM&֘k.ݳoԿX*B<=}i5x ++V_@XȝۗK>1.OgY|͛1/_AzXm-cD72$2&,W޸;bXI)8"ʜo0(Vآ`4iެ ^ke%ҳuR+ױ`5SĸDdd%߾y#sh3Rkwd=~0_>Vsɿ*/ޯ\F|BYt ՙm:yTf݀TriJ5b2i$!.}vYHaݻ%(4Ք4)VjN$>eνGyqf`:&FDk=m؈I+QZPPPH?(g^hcR 8WW@j>ѪLeQ$LxmJN߫Zz.?de)GF'&db'4,jt4Kv.]ib`];vڵKS⵻Kܯ?tеײ]bhA%zx|gd`#r 6Ml>[|hY!چϟ&M3yuIџ|y^d7nukgk޽K/JZRtBY;`J-T#GN_rMi%,j ^by]fvЇnŠ571Zye(;P׳R%+<"}nj}e֖A!thFOWrU{n?,WQ0cA7mڜJ/E:-n߻ZT$bҠ [*/x^~Ϊmt~8Q_ٺںvVV9(MR]4?qo=ҵWWl߾fnbc/ ٥>|!+yUiѝ"?jAΓ*W,y#\%gqQc_N9subniҹ+g1}}zxGG'["5 72sR``HU/ ֭q7n~ʳga.^MV4` .!6@2B'%/So@Y`}ꬥ`7iK&7?ML}}JUS3۪a3gz6iԐTII&Yצ'agOb_c;K#BˆÝ)\k ^>HIGե[EJ%36/^^H@YZid\t-V1ǐϚCJR зu:5hns 0cq3IzV:vGl 7XC[\?$<{7alu_a;ow?W:f+(A̟tMDMv*tq4e=-%ʚ?st)gÔJ %IhCPAg[ޗZfzF|s?YV,mo_kTqr@`̈tB9a^M]V޽uȽ#[tG|ٳpEGs{T% i>TXĴ[)oOoPőg5u£mM׫{hD߿}Yj7}}>45 (ѣ'OfڠD )9[N={m|w~C2yGb_zUA3S skkvhWduk)]RETO*TK]C=1Y$JkԨɄ !'X0Mi*R>sUltRn4JBRbITQ .Y0iN's ]{ӡ g[ ״5iˬ7,m^~7&TJlvK@FN ߸u 4Rəa3fLZr7d&F8[cVZѓGmٴ|Vz86nH- %*誢g&N Fm9rZ2&w[H5i֔xp#ǡ=149EA'2ybE=/_0uor(E"aAT34{51+WJ3YTkpxovZz5- 58zE %5Ȁ'\8^4a=fۘ$ZaɭZyPB{.=!ϣ?40 $(CC^j oDC]1֖iHWݬM}y{ 9vp!?mts靨dG#]eĭ0Ta) fYEQge&e)fO5Af$+"⨷T O Jzqm_.[Oz20,K-Zka!n*%˔$gNn :I̴k'ٳbf K@U3*S .,Q0&M۶m.^֥p1! lʝ{v'SN4} %Vs(jKs6o t@OY&O*c{AX JsSކЧ7@-hT(ՙD$w^-X8vh@-ZP^=mOB4Mb!1XHSbL&-(xd*9pT,8mvaF տzѨ6.:cǎWk}Lx;v =fg_dn%7Ԙ`a#-7!")<فUSIMo3ɓxCG7F'^:s+۞={&Mt%F\pŸKJ?RL5o0bXXLuTO7$O~Uwu'=CԶ™Ӛ֭I Z[-UY.VY!v] yàApQh9F'#vIS'Jzߴ/h6 _䨵G;}?@v Z%ܻh(&ͫ148@ ʯP[ZXSdݻ֭[2N>b _xs$?)@Z$o4e`kHlYܶyƺ!x(5O[QF䠾0,P EE{<C4 @̜p{}|ۭ瀞ݺc]vͨO¥ӆDiO޽y1Ulܰ}\3No?/N /o^* y򹒮PA*諫֭ZY&Z|嵋\P(N«uɣo^ѣKk#=UYSI ^E߿sG1y3n^>^Z)F =D.o#üq039mK|)aig@񏬕]:wrXm%`HGۭ/Mi5Wȹ+۷j.#~xȆ5jU+APjA[C#r*jq-{VW)SV3lSEKn&8dc 8瞈q~v*{Ϟz͋;s9ԨJ;z9 T8׵;nŸ~!"U2ά#sߌ;vF7D Mڄ!.[6oaQZjJU4gZUJDBK9Sjm־uBgy~^0mlmMq(_i23tlLxn:7/T)V6d`ͲҁǏ#`ͫ u|۵'$+[g[7. M*]fLo|)(X9'Mf FꊶL1xu'=έXjŬ!tF{BhgeɩH(CG8rlGVl]OµivJ'63 cGVII /_ԩ{V-+Q׮T2pC˕,&ۗ朄4U0C.?J 덻=w ;ulc 9{\=w͋Nܻm]jUu^7}w. PA?W?eXd{][<{p=,79p}xmSM5ގ7po? os^}z?DW@g5n00FZGWT%.[6OJ&A?;7TcEҀ@7$(qڵkBA?+JH7jlA* B Y $'a&gIk"'RXli" x؋wnjqxХS͜1Bɂ['? 9rull֠ĉisÝj*J"ۨf6'vFb]p{!!P>FL8|e< VZ%tt߮#ұM<lٲZ;]f&$ɼ4@!ܽk'7>Wf={5iӉCxƦ?v|s`ۚ.= h Xxמq ]'ڶm[8*f&R/+dqgJUyBSs "2I /HSUE)V$O6FJ'm]8اMfF*u8 ȶm;uhG EJH8{eI_ƒ;3T5T_~VƢ絔WBt󦏧rvw{ڷOqjzAsrAAa"ƩJFܨMo߮%? B;E-E2BMn[[ltޝ8>_B>Ļ(;uC'x3;wѫwjˢ.Z5si[S uh:t¬y055Z6wTI)rlZ,i~-zC+ғ5jdmeGE:Lٕ4eF{yK ⧦Bb,:Ft'/^d~߼{/^.Ē!HɴR&Cp4# Z6CucyJH.6I+VYG[U,-I.fiXYC sG Z.EDGgt7tر%?+6_$w]i$R ffڇ@8w9lr=Ϝ9ג\[fO<5hjiڳk2uġG~ O?-yoM5njw,ک?rbTꪪ~~ w#hZԗy޾6%ʖ޽+ vзeʔ-Q8śՁ0C_[=3+ I,C^ ?d߽{Ko(\?qmwHGEF ɖ]B kep6(*tW-CF@޼sz xJ U7з._:2"$0##$h?t]tihoYp *jz BVo׿$@(2'v:V 1a҄.K 㳷'89K KtLLZr_zgS>P~=3+?j[fKGk*%7,[}q/SSQF܆ T09  4r| }:(&:7,Q|RUq%J}9R'ZC]%Ye:zu4U*"LY] ɨ(2կ\씩S9({lղ%ϞV|ٳ[>:"l͘/=e. !RB9! T"ZZΎ$uFY83ϥIбZꚑGp.p!a,Sv6l'X*W/TO!&q+hqƪUTМz]vɂ6͛7yp ?{{JժVK>V+_{,X1Vf?7MIHT՚<DY"Z'r~\KX9bG Fւ'MEdoly2"րwpT,:WWSܼwP*^;uX@VnZ/ELL Gn\0rvoV@)}*>|47~$fchiťBJ}ZlU&-ntP"2odйG01RjSVJM4;؄TP 0q6Kf211!/<^\T:=#O 108u%K^|UƬ~a:uثWT('wX`B@ eݗL wc5TLyR-#Up 2X"bSFa}x8'9Y 9ٛ@߷ݻիW?yVWcذaV42SOܥQ݄oX`r͌o ?Tjcy43Ҏx t4ɱeechsu-Vt׮puyq.re S@DD&;w,.rLƺJq|4ghÞ:zpܸqxJYƴ1e,)Hpfڙ.X2 J<9/ĵЁ SgG!Tg3d%uNTjzƚё/]bZ'ӻˊ;>y)?(yJx?y0PrӖjne AȢk򍓓SBcauA$E)|dC.]RN݉yT3'*th![;`r wtdĐAC;FUұ; E׫{Lؾ}G ;6D!,<[|F .ݾZq.zڂRE8:c)u(i+غu`Q]զMW:O Z>FtDhxhkEJnԱ>u_JJ '_c^xH(k/_ AV:ڪ 9<Dݾ.]sm-5[ь"#c5 ^pZFODſ~#gB-}pyYQWWJKnԠ[T3Azw WncqhREisZzHhpp`pKAx/]BBR*fbnq^Ҡzz(,,.mhA)@}{~$Kt%9KB=%<'N\/PQ[t$+lW=}B$+*]7] ԑTgzY rد`R LMMA֬^E~.P9Y h׊cE2Ҕ=x͟P7m43- \SCXu˓>s+"<|?Q11|@Q pȀbyNKM1Yl0P!*ujJ17G E98_4%$ I^V-hJah;@'/QhѤ.Uda_egS|]:KޱpxܹsѲY4Ν #H9SѲeڠt [+ee8#D#YΞ<*-obuШu+3N/>&#'}c^tt|B{@HKz'F"6芕U/[xX͛7HJ WVʰTDʕuM{gB cN2RŊ"ϝ#$'ȹ'xd;H5~v4`W Oϐr23>Bkt  aO2u^$Y5 xq2kؠIFz Ν7wipX,V,1z9 YZ]R9dȠ{d2hlpE-m=?g)rmPVXYժVуaa27_rfD|7ou4?{F(e K7zZ:"?wΥaR⵴?aYP_&<#?ogMM_QݦY¿&`)tǴs֭ܲ{LH55e-$Yr*ڶm > /^cV͒IJ$@g߀4sr?" A9[^x1)%Me(+_|Gbeqlx`z8&8&*$'<ܟ~o9 ۫q&l`ie)\-F$SJoqzj m$EILY' 'Kv^2w*l0:  =!R+חiBdB nJ AG% iwLVi#z*e -_0w;F7wnEWO+]z`~=߿;11 T548:K,v֝/G`-~Odw[蝑F:0ߏh'XVyΤ`8\C{n+~M;W2ߊΛWRSBǎdW s:ʔ.v4r{ 5Q452ݽkn] +࿰ޮt!'PdR' *kU<6#0/5V.y_;Ͼv<׎ԟ˳Nڴe~=4hL=HLL-Z([PDj  \OON+1r0tϏխU -m?x 1])6.V]eeaַDQW?w<+)}VL͌5uzZ#j耓ғpa2[+TBq'uܟKtE:t#^W)l-G8#5i2k\s޼ym{[ueHd8{*>zÀ 76%HĪO#'Ӱ5E1knwL!6imKw_2)[8F|J5UGvʉ RiӇ7-K ̿\]nKOdF jyDW@SG8χS3dI;Y {JOwc#c<~?ktG;<zy3:Biǿp.7!ϻ^3# AQ3cwռgFR$yQ]5o\|a.7AмjȻF /huޅF|l|>(F o:F Gʕ|ِ7C/;QF@xP6oG@x:Q}:#J I χ/ςgύ@{y_&|/gώ@Ͼ/Lmy#7t%UN4=^G@IF/Og/@^??yA2sy_xy_a̟S*/"y#𗏀 "-0[y*Tm}"l3,! `>*{OLᓽpv4ϊCw_<}x9d8- ˕ϐ;K0V?~{NU(!Q'T_x_7G%K_ḙ9@]rt'"-=]~M+޾@M各g J]II3ê'}_ؾ?wK?h+=S+O"A~}2rO'*}t_?ٻm >+K>#JV3x? On׶_;gPX.r&U#9Bsw/`~(5F+s?N{s+3+Ǯ|DyȯL>g8o-9/+0ZCIENDB`y$$If!vh#v#vw:V lF t655/ / Bytx&Y$$If!vh#v#vw:V l t655Bytx&Y$$If!vh#v#vw:V l t655Bytx&Y$$If!vh#v#vw:V l t655Bytx&$$If!vh#v#v:V l tn(55/ / / / / Byt $$If!vh#v#v:V l tn(55/  / / / / Byt $$If!vh#v#v:V l tn(55/  / / / / Byt $$If!vh#v#v:V l tn(55/  / / / / Byt $$If!vh#v#v:V l tn(55/  / / / / Byt $$If!vh#v#v:V l tn(55/  / / / / Byt $$If!vh#v#v:V l tn(55/  / / / / Byt $$If!vh#v#v:V l tn(55/  / / / / Byt $$If!vh#v#v:V l tn(55/  / / / / Byt $$If!vh#v#v:V l tn(55/  / / / / Byt $$If!vh#v#v:V l tn(55/  / / / / Byt h$$If!vh#v#v:V l tn(55/ Byt $$If!vh#v#v:V l tn(55/ / / / / Byt $$If!vh#v#v:V l tn(55/  / /  / / Byt h$$If!vh#v#v:V l tn(55/ Byt $$If!vh#v#v:V l tn(55/ / / / / Byt b&  0  0 02 0@P`p2( 0@P`p 0@P`p 0@P`p 0@P`p 0@P`p 0@P`p8XV~PJ_HmHnHsHtHF`F NormaleCJPJ_HaJmHsHtH f@f % Titolo 2 $$d5$7$8$@&H$a$CJ$OJQJaJmHsHtHLA L Car. predefinito paragrafoXi@X Tabella normale4 l4a 4k`4Nessun elenco DD List Paragraph^m$4o4 [DNormale1 CJOJQJTP@T 5o0Corpo del testo 2 dx mHsHtHZo!Z 5o0Corpo del testo 2 Carattere CJPJaJd@2d fTesto nota a pi di paginaCJaJmHsHtHdoAd f$Testo nota a pi di pagina CaratterePJT&`QT fRimando nota a pi di paginaH*0Oa0UG Elenco 31 F0Oq0UG Elenco 41 F0O0UG Elenco 51 F *O*UGList 6 F o ]Defaultud$d%d&d'd(d)f*$NOPQRSDB*CJPJQJ^J_HaJehmHphrsHtHwh**|XList 7 FH^@H 0Normale (Web)dd[$\$tHj+@j 6eTesto nota di chiusura"CJOJQJaJmHsHtHwhjoj 6e Testo nota di chiusura CarattereOJPJQJwhL*`L 6eRimando nota di chiusuraH*e@ G Preformattato HTML7 2( Px 4 #\'*.25@9CJOJQJ^JaJtHH@H "2 Intestazione!%mHsHTo!T !2Intestazione CarattereCJPJaJtH J @2J $20Pi di pagina#%mHsHVoAV #20Pi di pagina CarattereCJPJaJtH LoQL  Titolo 2 CarattereCJ$OJPJQJPK![Content_Types].xmlN0EH-J@%ǎǢ|ș$زULTB l,3;rØJB+$G]7O٭V,cy$wc.bQKG7fK˵Riv4(xL}m{ d$JfN268k.~4$ ^6.%2`Z7ZW q#A .K[ҲMU0P3~St񃟎><~ePm$,S?xG_Te@(:/|۳'/U7Cn#c0x՜(e$8ZJ)fYt=: x}rQxwr:\TzaG*y8IjbRc|X%'I }3OKnD5NIB!ݥ.|]:VdHGN6͈i qV v|{u8zH *:(W☕~JTe\O*tHGHYEsK`XaeE Ex[8hHQrB3' }'ܧw4tT%~3N)cbZ4uW4(tn+7_?mmٛ{UFw=wߝ$#P[Ի9{漨/%Ϻ04h=Aی©{L)#7%=A59sFSW2pp >*D8i&X\a,Wx=j6!v.^UhVdLVJYZݨf#0YiXxxyNZ4v0#Q p@icT7AsemM}pgR!M*KhIV& Fgbe_膖W`VcJD1#4b!:UJ0A?ݜy67bg1K#[]y%[iH橤V1 Si?3E'pp9,0ҕP.F Ll]xIWA,SpT4D~"A%}0g{e2F&JԪ="u\{"HuM6`p'}*h!\oN'+^[crhr*lW<{ˆ1W+m_SsncY̕([ @G>V/43HKv@A Nv&fe]Nkf}n!fg9] g8/ٙ_۵Ȟ,QX%A)i S 3hH7PK!ѐ'theme/theme/_rels/themeManager.xml.relsM 0wooӺ&݈Э56?$Q,.aic21h:qm@RN;d`o7gK(M&$R(.1r'JЊT8V"AȻHu}|$b{P8g/]QAsم(#L[PK-![Content_Types].xmlPK-!֧6 0_rels/.relsPK-!kytheme/theme/themeManager.xmlPK-!theme/theme/theme1.xmlPK-!ѐ' theme/theme/_rels/themeManager.xml.relsPK] T2<3@568:6q '<"%:z (((+ Y"$d)O.3/7;?\CFNIMPSSX\x`dfjoux{Ff6CG6BH4:qstvwxz{|}~Y 07R]x~lG(Z]Brc:ruy "$+!8@0(  B S  ?AXBXCXDX=!06|;J!07|;>*urn:schemas-microsoft-com:office:smarttags PersonNameC*urn:schemas-microsoft-com:office:smarttagsmetricconverter ll2006 inla Cooperazionela Raccomandazionela Repubblica ProductID$(FMVMil!eks{8;)->578;$> ./esHX—י+68N/XBb'ζ"]B*"rCiu8;)->$$UUUUssVsWsXsYsuuuuefjk$((*+6725̢͢,-@BCCDDEEFFGGHHIIJJKKLLMMNNOOPPQQ]^z{\\lm58;.h YG|mTNx ԓ3UB<. ("X4%Y ",by[4S*5lOf?U8CVEVVA{?]6V]Z ON^ΐZd`N Oj@vL%kV:b6n8(n8fvn w4NZ>5wp3Kx^kmA{~{~^<\f$xL^`OJ QJ h^`OJ QJ o(hHT^T`OJQJ^Jo(hHo$^$`OJ QJ o(hH ^ `OJQJo(hH^`OJQJ^Jo(hHo^`OJ QJ o(hHd^d`OJQJo(hH4^4`OJQJ^Jo(hHo^`OJ QJ o(hHhh^h`OJPJQJ^Jo(hH ^`OJQJ^Jo(hHopp^p`OJ QJ o(hH@ @ ^@ `OJQJo(hH^`OJQJ^Jo(hHo^`OJ QJ o(hH^`OJQJo(hH^`OJQJ^Jo(hHoPP^P`OJ QJ o(hH^`OJPJQJ^Jo(-T^T`OJQJ^Jo(hHo$^$`OJ QJ o(hH ^ `OJQJo(hH^`OJQJ^Jo(hHo^`OJ QJ o(hHd^d`OJQJo(hH4^4`OJQJ^Jo(hHo^`OJ QJ o(hH ^`OJQJo( ^`OJQJo(o p^p`OJ QJ o( @ ^@ `OJQJo( ^`OJQJo(o ^`OJ QJ o( ^`OJQJo( ^`OJQJo(o P^P`OJ QJ o( ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ%hh^h`o() 88^8`hH. L^`LhH.   ^ `hH.   ^ `hH. xLx^x`LhH. HH^H`hH. ^`hH. L^`LhH. ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ%hh^h`OJPJQJ^Jo(hH ^`OJQJ^Jo(hHopp^p`OJ QJ o(hH@ @ ^@ `OJQJo(hH^`OJQJ^Jo(hHo^`OJ QJ o(hH^`OJQJo(hH^`OJQJ^Jo(hHoPP^P`OJ QJ o(hHh ^`hH.h ^`hH.h  L ^ `LhH.h xx^x`hH.h HH^H`hH.h L^`LhH.h ^`hH.h ^`hH.h L^`LhH. ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ%^`o(. ^`hH. pL^p`LhH. @ ^@ `hH. ^`hH. L^`LhH. ^`hH. ^`hH. PL^P`LhH. ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ%^`OJPJQJ^Jo(- ^ `OJQJ^Jo(o  ^ `OJ QJ o( x^x`OJQJo(H^H`OJQJ^Jo(o ^`OJ QJ o( ^`OJQJo(^`OJQJ^Jo(o ^`OJ QJ o(^`o(. ^`hH.  L^ `LhH.  ^ `hH. Z^Z`hH. *L^*`LhH. ^`hH. ^`hH. L^`LhH.h^h`o(. 8^8`hH. L^`LhH.  ^ `hH.  ^ `hH. xL^x`LhH. H^H`hH. ^`hH. L^`LhH.h^`OJQJo(hHh^`OJQJ^Jo(hHohp^p`OJ QJ o(hHh@ ^@ `OJQJo(hHh^`OJQJ^Jo(hHoh^`OJ QJ o(hHh^`OJQJo(hHh^`OJQJ^Jo(hHohP^P`OJ QJ o(hH ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ%h^h`OJPJQJ^Jo(-8^8`OJQJ^Jo(hHo^`OJ QJ o(hH ^ `OJQJo(hH ^ `OJQJ^Jo(hHox^x`OJ QJ o(hHH^H`OJQJo(hH^`OJQJ^Jo(hHo^`OJ QJ o(hH ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ%hh^h`OJPJQJ^Jo(hH-^`OJQJ^Jo(hHopp^p`OJ QJ o(hH@ @ ^@ `OJQJo(hH^`OJQJ^Jo(hHo^`OJ QJ o(hH^`OJQJo(hH^`OJQJ^Jo(hHoPP^P`OJ QJ o(hH ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ%?^`?OJPJQJ^Jo(-88^8`OJQJ^Jo(hHo^`OJ QJ o(hH  ^ `OJQJo(hH  ^ `OJQJ^Jo(hHoxx^x`OJ QJ o(hHHH^H`OJQJo(hH^`OJQJ^Jo(hHo^`OJ QJ o(hH ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ^`CJEHaJ% ]3\L%k5w?UUB{?]b6n ("",mA{< wON^fvnEV*54%|m[4{~Nx.h |m Zd`OjKxLsdAtioBkedCse"Drit" SFddeGlse UnWW8Num3N&MpFN&MM V b<$L@@O*SQ0$ 6fP+8j)FlrpxSzS?'.A2Q*jL&S9F  ( m 8q C0;65Dbl i)>}+2uAcbP[u|;!{x!,"|B"Y|# $$"%{x%x&&4&-G&w&W' (d(qk(_)*,+a+ #-q.AN/Y/Y=3B384B5y5 O6$~78g:a|: ;y\;$<>5>3>U>7?e? @Go@ZwA_jB^EOEgFF0RGqG`HEIIJJJ[PJ}J/KY0KQK:LLMVhN5PT}PQQ| V`2W9\WxW<XXXOfY7Z@Z{[,\v^^x`lbs2bFblbcQe'f*f+5f(g`ghF%higjznjVk_vklM?l0mlmismbrn5oEoq+qr/brBsEs%t ux\xjx fzB{D4|+}h}p~'~R@HXiDjKs3,hF w,/@Asv> 6)SL}O*opZ|X38hA!Z>Y/g,}T5loz!D0 "=W Yc7STmo^Hhvv*~ ;)I~O{b8AE YnhKrh(jZ(=a$,%Eg/?5f 2>;bo:m^zgz&wB+Z%.8ciow}(<> Jm }1W*S_x1V BaLx x&]j/BWM|r>6e :]a0ZZaoG DzUGf%h6[DJCD< "&8Fw@((((:@Unknown G*Ax Times New Roman5Symbol3. *Cx ArialQF English111 Adagio BTI. ??Arial Unicode MSqTimes New Roman BoldTimes New Roman7.@Calibri;. *Cx Helvetica?= *Cx Courier New;WingdingsA$BCambria Math"A{"2gwj29LlLln43qHX $Ph}2! xx  Linee guidaSergio CicatelliAdministrator                    Oh+'0t  0 <HT\dl Linee guidaSergio Cicatelli Normal.dotmAdministrator5Microsoft Office Word@z@bX@@ jGL՜.+,0 hp  Hewlett-Packard Companyl  Linee guida Titolo  !"#$%&'()*+,-./0123456789:;<=>?@ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ[\]^_`abcdefghijklmnopqrstuvwxyz{|}~     !"#$%&'()*+,-./0123456789:;<=>?@ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ[\]^_`abcdefghijklmnopqrstuvwyz{|}~Root Entry FKjGData bs1TablexWordDocument >zSummaryInformation(DocumentSummaryInformation8MsoDataStoreP0jGjG4RAE0RQ4Q==2P0jGjGItem  PropertiesUCompObj v   F$Documento di Microsoft Word 97-2003 MSWordDocWord.Document.89q