Recite natalizie - Sc. Sec. 1G - 2E-2F - A.S. 2017/18

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Nessuno svegli Benino”

Viaggio nelle tradizioni campane legate al Natale e nella simbologia del presepe napoletano

Compito di realtà – classi 2E – 2F sc. sec. I gr.

 

L’evento ha visto un momento iniziale intitolato “Sapori-Saperi”. Sono stati allestiti diversi angoli ciascuno con un proprio specifico tema:

 

l’angolo dei dolci tipici della tradizione culinaria natalizia napoletana, presso il quale i visitatori hanno avuto  modo di osservare e degustare i dolci tradizionalmente preparati a Natale nelle nostre case  e conoscere i racconti e le leggende ad essi legati, le ricette, il procedimento da seguire per la loro preparazione e i valori nutrizionali. Tutte le notizie fornite sono state raccolte in piccoli opuscoli illustrativi distribuiti ai presenti;

l’angolo dell’incenso, presso il quale i visitatori hanno avuto modo di conoscere la leggenda legata all’utilizzo ‘sacro’ dell’incenso per onorare Gesù Bambino e l’utilizzo ‘profano’, nella tipica ‘buattella’,  per scacciare il malocchio. Il tutto illustrato attraverso i disegni realizzati da alcuni alunni mediante un’app su dispositivo cellulare e corredati da racconti in rima;

l’angolo del pastoraro, presso il quale i visitatori hanno avuto modo conoscere la storia del presepe e osservare concretamente  le diverse fasi che portano alla realizzazione di un classico pastore del presepe napoletano del Settecento;

l’angolo degli ologrammi, presso il quale i visitatori hanno avuto modo di vedere un esempio di utilizzo attivo e consapevole delle nuove tecnologie. Sfruttando la tecnologia degli ologrammi, gli alunni hanno creato un piccolo presepe virtuale e illustrato le conoscenze e competenze messe in atto per la sua realizzazione.

È poi seguito un momento di spettacolo nel corso del quale gli alunni hanno spiegato le origini della festa del Natale, la simbologia di alcuni pastori del presepe napoletano e le leggende ad essi legate, recitando brani in prosa e in poesia da essi prodotti. I momenti più ‘seri’ sono stati allietati da comici intermezzi e canti, accompagnati da tamburelli e ‘triccaballacche’, tratti dalle antiche tradizioni popolari campane legate al Natale.

 

Questo compito di realtà è risultato essere altamente sfidante e assai coinvolgente per gli alunni che, per affrontarlo e superarlo, hanno messo in atto processi cognitivi complessi, hanno recuperato saperi pregressi contestualizzandoli con richieste e situazioni reali.

Un’esperienza formativa, questa, che i docenti svilupperanno, arricchendola ulteriormente di contenuti, nel corso dei prossimi anni, non solo al fine, strettamente ‘didattico’ di trasmettere conoscenze e sviluppare competenze, ma anche, e soprattutto, con l’intenzione di mantenere sempre vivo l’amore per la nostra terra e le nostre tradizioni che, se svuotate del loro significato, rischiano di ridursi a vuoti e meccanici gesti privi di senso, che il tempo è destinato a cancellare.

Ecco, dunque, il significato della frase “Nessuno svegli Benino”: il pastorello, secondo la tradizione, sogna il presepe e non va svegliato, altrimenti tutto svanirà. Benino non deve essere svegliato dai rumori della moderna società, che è sempre più povera di buoni sentimenti e sani valori e che tende a dimenticare il proprio passato. “Chi non ha passato non ha neanche futuro”: riscopriamo le nostre radici per diventare cittadini consapevoli del domani!

 

 

A cura dei docenti Ametrano R., Montella A., Palumbo G.